Gli stipendi dei parlamentari italiani sono i più alti d’Europa. In media, deputati e senatori percepiscono 125 mila euro all’anno, il doppio dei colleghi inglesi e il 20% in più della ricca Germania. Cifra che sale a oltre 170 mila euro all’anno se si considerano anche le diarie e i rimborsi.

Il nostro primato non ha eguali nemmeno oltre oceano dove nemmeno i colleghi di Stati Uniti e Canada arrivano alle cifre previste dall’ordinamento italiano. Al punto che fare il parlamentare in Italia, si sa, è come vincere alla lotterie visto che per deputati e senatori ci sono più onori che oneri.

In passato si è discusso molto di tagliare gli stipendi dei parlamentari italiani, ormai fuori luogo nell’era moderne e soprattutto in un periodo congiunturale in cui il contesto economico e sociale non consente più di mantenere simili livelli di retribuzione per le cariche politiche. L’Italia, poi, è uno dei paesi più indebitati al mondo e con 2.500 miliardi di debito pubblico ha scalato nuove vette diventate ormai difficili da abbandonare. Inutile dire che ogni tentativo di riduzione degli stipendi sia finito nel vuoto.

Gli stipendi dei parlamentari italiani

Ma vediamo in dettaglio a quanto ammontano le regalie che i contribuenti italiani riconoscono ai loro rappresentanti in Parlamento. Lo stipendio base ammonta a circa 10.500 euro al mese a cui bisogna poi aggiungere 3.500 euro di diaria riconosciuta per la presenza in aula. Quest’ultima è decurtata proporzionalmente per ogni giorno di assenza. E si arriva così a 14.000 euro al mese. A ciò bisogna poi aggiungere i vari rimborsi previsti per gli spostamenti e i soggiorni per motivi istituzionali. Deputati e senatori, poi, si muovono gratuitamente coi mezzi pubblici e lungo le autostrade per tutta la durata del loro mandato. A ciò si devono aggiungere infine i rimborsi per le corse in taxi (fino a 3.300 euro a trimestre), per le spese telefoniche e di internet (fino a 3.100 euro all’anno).

Anche l’assistenza sanitaria è gratuita e poi c’è l’assegno di fine mandato. A conti fatti si arriva a 17.000 euro al mese. E, come se non bastasse, qualcuno ha pensato bene di ritagliarsi anche il bonus Inps da 600 euro per emergenza Covid.

In Italia, troppi parlamentari superpagati

Il problema però non sta tanto nelle spese di mantenimento del parlamentare, quanto nel numero di essi. Fra deputati e senatori (compresi quelli a vita) si superano le 950 unità il che porta a una spesa minima di Camera e Senato per soli stipendi di oltre 160 milioni di euro all’anno. Un record assoluto nel panorama europeo e forse mondiale. Solo per fare un esempio di quanto il nostro Paese sia fuori dagli schemi, basta guardare gli Stati Uniti che con 330 milioni di abitanti, hanno 500 rappresentanti e 100 senatori, un terzo in meno dell’Italia ma con 60 milioni di abitanti.

Fra i grandi Paesi, solo la Cina ci supera con i suoi 3.000 deputati, ma a fronte di una popolazione di 1,4 miliardi di anime. Insomma, in Italia ci sono deputati e senatori di troppo e che pesano sulla spesa pubblica nazionale. Ridurre il numero dei parlamentari sarebbe quantomeno doveroso, visto che gli stipendi non si toccano, in un momento in cui tutti sono chiamati a sostenere enormi sacrifici economici.