E’ possibile recuperare le spese processuali alla fine della casa nei confronti di chi l’ha persa?

La sentenza indica, in ogni caso, le spese a titolo processuali e quelle a titolo di condanna. Chi è incaricato di sobbarcarsi le spese processuali, di solito, è indicato nella sentenza, se queste ultime, dalla stessa, non sono imputate ad entrambe le parti.

Recuperare le spese processuali: come si procede?

Poniamo in caso di aver vinto una causa e che nella sentenza sia indicato che le spese processuali siano a carico del nostro avversario.

Come si procede per il recupero di quanto speso? La prima cosa da fare, da parte dell’avvocato, è notificare la sentenza alla controparte (se la controparte è una pubblica amministrazione si deve attendere 120 giorni per la notifica della sentenza. La norma tra avvocati, però, anche se non ufficializzata da una legge specifica, vuole che l’avvocato invii un fax a quello avversario informandolo di aver perso in giudizio. Si tratta di un atto di cortesia poichè l’avvocato avversario ha già ricevuto la notifica della sentenza da parte della cancelleria.

Nel fax, di solito, si indica un tempo di 5 giorni per adempiere al pagamento dopodichè di procederà con la notifica della sentenza. Insieme alla sentenza può essere notificato anche un precetto con il quale si intima il pagamento entro 10 giorni trascorsi i quali l’avvocato della parte vincitrice può procedere al pignoramento dei beni della parte perdente. La prescrizione della spese processuali è i 10 anni se il creditore, in tale arco di tempo non abbia eseguito nessun sollecito di pagamento.

Nelle spese processuali rientra anche la parcella dell’avvocato la quale dipende dagli accordi intercorsi tra quest’ultimo e il suo clienti. Per questo motivo molto spesso la parcella dell’avvocato supera l’importo della condanna alle spese, la differenza tra le due andrà a carico del cliente vincitore.