In dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione anche le spese del dentista sostenute all’estero. Tuttavia, in tal caso occorre che siano rispettate determinate condizioni.

La detrazione delle spese del dentista

Le spese del dentista, ricordiamo, rientrano tra quelle sanitarie per le quali il legislatore riconosce una detrazione IRPEF del 19%. Per goderne è necessario che si disponga della relativa documentazione fiscale (fattura o ricevuta da cui risulti, oltre che i dati del contribuente che ha sostenuto l’onere, anche la natura della prestazione ricevuta).

Ricordiamo, inoltre, che a decorrere dalle spese sostenute dal 1° gennaio 2020 e che permettono la detrazione del 19%, il pagamento deve risultare da strumento tracciabile (bonifico, assegno, carta di credito, ecc.).

Le spese del dentista all’estero

Anche le spese del dentista sostenute all’estero dal contribuente italiano, sono detraibili da quest’ultimo nella dichiarazione dei redditi. In ogni caso, è necessaria una documentazione dalla quale sia possibile ricavare le medesime indicazioni richieste per le spese sostenute in Italia.

Se la documentazione è redatta in lingua straniera occorre la traduzione, che può essere eseguita dallo stesso contribuente se trattasi di documentazione scritta in inglese, francese, tedesco e spagnolo. Sono esentati dalla traduzione i contribuenti residenti in Valle d’Aosta se la documentazione è scritta in francese, e quelli residenti a Bolzano se la documentazione è scritta in tedesco.

Laddove, invece, la documentazione è redatta in una lingua diversa da quelle sopra indicate è necessaria una traduzione giurata.  La documentazione redatta in sloveno può non essere corredata da una traduzione italiana, se il contribuente è residente nella Regione Friuli Venezia Giulia e appartiene alla minoranza slovena.

Non sono detraibili le spese sostenute per il trasferimento ed il soggiorno all’estero necessari per godere della prestazione del dentista.

Inoltre anche in tal caso, se trattasi di spese sostenute dal 1° gennaio 2020, la detrazione è subordinata al pagamento tracciabile della spesa.

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