Continua anche in Italia il dibattito sulle sigarette elettroniche, soprattutto dopo la notizia di alcune morti avvenute negli Usa causate dalle e-cig. Da tempo si parlava di possibili misure restrittive molto simili a quelle in vigore per il tabacco ma l’Istituto Superiore di Sanità non prevede attualmente piani in proposito.

Nessuna stretta per le e-cig

In una nota, infatti, l’Iss ha spiegato che “non esiste alcun Piano Iss in cui è prevista ‘una stretta in arrivo sulle e-cig’“. “L’Istituto, in quanto organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazional supporta la definizione di piani e azioni riguardanti la Salute Pubblica a sostegno di Regioni e ministero della Salute. Qualsiasi strategia o sviluppo di un Piano nazionale non può che vedere l’Iss operare a supporto di essi“.

Come scrive Il Messaggero, riportando le parole di Roberta Pacifici, dirigente di ricerca dell’Iss, il problema delle sigarette elettroniche è strettamente connesso all’ottenimento dei liquidi tramite il web. Molti utilizzatori di e-cig, infatti, comprano i liquidi online e questi non sono probabilmente controllati oppure, altro problema non meno importante, riguarda quei fumatori che immettono nell’apparecchio altre sostanze. A tutto questo bisogna aggiungere che solo in Italia sono 900mila le persone che fumano le E-cig ma l’80% di questi fumano anche il tabacco, ecco perché non è semplice indagare sugli effetti delle sigarette elettroniche sulla salute.

Il caso americano

Situazione molto diversa, invece, negli Usa dove  il governatore democratico dello stato di New York Andrew Cuomo ha annunciato di voler mettere al bando le sigarette elettroniche aromatizzate perchè rischiose per i giovani. Nel giro di poche settimane potrebbero entrare in vigore delle norme di emergenza che però non riguarderebbero le e-cig al tabacco e aromatizzate al mentolo. Occhi puntati, soprattutto, su quelle aromatizzate amate dai giovani americani e responsabili dell’intossicazione di 41 persone a New York e di 7 decessi.

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