Vediamo perché si andrà, o comunque si potrebbe andare in pensiona a 64 anni di età a partire dal prossimo anno. Con la riforma delle pensioni del Governo Draghi che presto potrebbe prendere corpo. A partire da una nuova convocazione dei Sindacati al tavolo di confronto.

Cosa aspettarsi allora se davvero si andrà in pensione a 64 anni di età? Al riguardo c’è da dire, prima di tutto, che la riforma strutturale della previdenza pubblica mira non solo a superare definitivamente la legge Fornero.

Ma anche a chiudere la stagione delle proroghe e delle misure pensionistiche tampone. Come lo è, in tutto e per tutto, la Quota 102 per quest’anno.

Si andrà in pensione a 64 anni di età: la riforma prende corpo. Cosa aspettarsi

Detto questo, si andrà in pensione a 64 anni, e quindi in anticipo rispetto alla prestazione INPS di vecchiaia, con l’assegno basato sul ricalcolo con il sistema contributivo. Questa è infatti ad oggi la proposta ufficiale sulla flessibilità in uscita formulata dal Governo italiano ai Sindacati di Cgil, Cisl e Uil.

Su cosa aspettarsi, pur tuttavia, c’è da attendere. In quanto i Sindacati hanno espresso non pochi dubbi se si andrà in pensione a 64 anni con il ricalcolo dell’assegno INPS interamente con il sistema contributivo. Ritenendo questa misura troppo penalizzante per il lavoratore che esercita l’opzione del pensionamento anticipato.

Cosa aspettarsi dalla flessibilità in uscita e non solo a partire dal prossimo anno

La questione sul se e come si andrà in pensione a 64 anni non è tra l’altro l’unica sul tavolo di confronto. In quanto, sperando che vada in porto, la riforma strutturale della previdenza pubblica dovrebbe prevedere pure altre misure importanti. Tra queste il rilancio della previdenza complementare. Ma anche la pensione di garanzia per i giovani lavoratori ed i bonus previdenziali per le donne con figli.