Sono circa 2 miliardi di euro quelli destinati a sostenere e rilanciare il settore agricolo e l’occupazione di giovani e donne, a cui vanno aggiunte una serie di misure di semplificazione amministrativa.

Le nuove risorse sono previste dal decreto Sostegni bis approvato, dal Consiglio dei Ministri, il 20 maggio 2021, e contenente nuove misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.

Settore agroalimentare: le nuove risorse del Sostegni bis

Le misure destinate al settore agroalimentare del Sostegni bis sono riepilogate in apposito comunicato stampa del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, in cui si evidenzia in primis la ripartizione, riportando la seguente suddivisione dei 2 miliari di euro stanziati:

  • 448 milioni di euro per l’indennità una tantum da 800 euro agli operai agricoli a tempo determinato, che abbiano svolto almeno 50 giornate di lavoro nel 2020 e che siano in possesso di determinati requisiti
  • 105 milioni di euro per l’incremento del Fondo di solidarietà nazionale previsto dal D. Lgs. 102 del 2004 per ristorare i danni a produzioni, strutture e impianti produttivi delle aziende colpite dalle gelate e brinate dell’aprile 2021
  • 80 milioni di euro per Ismea al fine di rafforzare lo strumento delle garanzie a favore degli imprenditori agricoli e della pesca
  • 72, 5 milioni di euro per l’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali dei datori di lavoro e lavoratori autonomi delle aziende agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo, comprese le aziende produttrici di vino e birra
  • 25 milioni di euro per l’istituzione di un “Fondo per il sostegno del settore bieticolo saccarifero” mediante un contributo commisurato alle superfici coltivate a barbabietola da zucchero
  • 27,5 milioni di euro per il sostegno alla zootecnia mediante l’incremento al 9,5% delle percentuali di compensazione IVA applicabili alle cessioni di bovini e suini vivi
  • 4 milioni di euro circa per l’indennità una tantum di 950 euro a favore dei pescatori autonomi, compresi i soci di cooperative.

Ulteriori risorse destinate al fondo perduto per le imprese del settore.

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