Con l’entrata  in vigore del dlgs numero 40 del 6 marzo 2017 si disciplina il servizio civile universale. Vediamo cosa cambia con l’entrata in vigore del decreto, pubblicato in GU il 3 aprile 2017 si apportano numerose novità alla disciplina del servizio civile universale. Il decreto, con i suoi articoli, infatti, si occupa di disciplinare l’assistenza, la protezione civile, il patrimonio ambientale, la riqualificazione urbana, il patrimonio artistico, storico e culturale, l’educazione culturale e dello sport, l’agricoltura in montagna, la biodiversità, la pace tra i popoli, i diritti umani, la cooperazione allo sviluppo, la promozione della cultura italiana all’estero e il sostegno delle comunità italiane all’estero.

Il decreto, inoltre, istituisce la Consulta Nazionale per il servizio civile universale che interesserà tutti i giovani che, coinvolti nel servizio civile, potranno ricevere un’attestazione che certificherà il lavoro di volontariato.

Il periodo di servizio civile che verrà, quindi, effettivamente prestato dai giovani potrà anche essere valutato nei concorsi pubblici permettendo anche l’acquisizione di crediti formativi per chi frequenta l’Università. Si tratta, quindi, di un’occasione di crescita per i giovani che decidono di prestare volontariato nel servizio civile universale che, con il decreto, appunto, sono ampliati a 50mial unità: in questo modo di permette l’accesso all’esperienza formativa anche ai giovani che avevano meno speranza di accedervi.

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