La serie A chiede gli spicci allo stato per pagare i tamponi ai calciatori milionari. Ebbene si, nel prossimo decreto sostegni bis, che dovrebbe vedere la luce entro la prossima settimana, è stato istituito anche un fondo perduto da 10 milioni di euro come rimborso delle spese sanitarie sostenute dai club di serie A. Soldi che, in questo periodo di grandi sacrifici, soprattutto per il mondo dello sport, potrebbero essere destinati per la copertura di misure più urgenti.
Ad ogni modo, la norma è presente nell’ultima bozza del decreto sostegni bis; quindi si tratta di una misura attualmente non confermata, ma che già sta facendo storcere il naso a molti, a cominciare dall’ex Ministro dello Sport, Vincenzo Spatafora.

Fondo perduto per rimborsare le spese sanitarie sostenute dai club di “A”

Il nuovo decreto sostegni bis, che dovrebbe essere emanato entro la prossima settima, istituirà un nuovo pacchetto di aiuti economici a favore di famiglie e imprese che si trovano in una situazione di crisi di liquidità a causa dell’emergenza sanitaria del coronavirus e delle relative restrizioni imposte dal nostro Paese.
Pochi sanno che nell’ultima bozza di tale decreto è stato previsto anche quello che ormai è stato ribattezzato come il “Bonus Serie A”. Si tratta di un contributo a fondo perduto pari a 10 milioni di euro a favore dei club di serie A come rimborso delle spese sanitarie sostenute. In altre parole, il bonus servirà anche a pagare i tamponi ai i calciatori.

Spatafora contro il Bonus serie A

Tra i super critici di questa singolare misura vi è l’ormai ex Ministro dello sport, Vincenzo Spatafora; il quale, attraverso un recente post pubblicato sulla propria pagina facebook, ha dichiarato quanto segue:

“L’unica cosa che per ora è emersa del Decreto Sostegni bis sono i dieci milioni di euro a fondo perduto per i club di Serie A come rimborso delle spese sanitarie sostenute”.

Grazie al fatturato del calcio si finanzia buona parte del sistema sportivo, continua il ministro Spatafora nel suo post, ma i club di Serie A hanno più risorse di altri e avrebbero potuto farne a meno, soprattutto in questa fase così delicata per i cittadini e, in generale, per il mondo dello sport.
Le priorità, spiega l’ex Ministro, sono altre. Questi 10 milioni potrebbero essere destinati al finanziamento del fondo perduto per ASD e SSD o per i bonus ai collaboratori sportivi.
Ad ogni modo, nella giornata di oggi, si attendono ulteriori delucidazioni della Sottosegretaria Vezzali, in Commissione Cultura, in merito a questi temi.

 

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