Cosa succede se un figlio si  rifiuta di vedere un genitore dopo la separazione o il divorzio?

Superati i 14 anni è il figlio stesso a poter decidere se non vedere più uno dei propri genitori se questi non si mostra amorevole e disponibile. Anche se in caso di separazione e divorzio, i giudici tendono sempre a salvaguardare la bigenitorialità e il rapporto dei figli con entrambi i genitori (arrivando anche a incontri protetti con i servizi sociali pur di mantenere in piedi i rapporti), se il genitore non si manifesta meritevole del riavvicinamento con il figlio il giudice deve tenere in considerazione la volontà del minore e non costringerlo ad incontri che non vuole.

A stabilirlo una recente sentenza della Corte di Cassazione, la numero 20107 del 2016, con la quale si afferma che il giudice deve tenere ben presente quello che è l’interesse del minore  anche se questo significa interrompere i rapporti con il genitore non collocatario.

Il linea generale la giurisprudenza afferma che ogni figlio deve conservare un rapporto amorevole con entrambi i genitori, ma secondo la Cassazione non si può costringere fisicamente e psicologicamente un minore ad incontri che non vuole.

Superata una certa età, quindi, individuata nel compimento dei 15 anni, la volontà dei minori deve essere tenuta in conto e se la volontà del figlio è quella di non vedere più un genitore che si dimostra poco amorevole, bisogna tenerne conto.

Sicuramente per un giudice arrivare a decidere, dopo la separazione che il genitore che vive altrove non veda più i propri figli, ma in questi casi si può soltanto sperare in un riavvicinamento spontaneo tra genitore e figlio piuttosto che continuare ad imporre incontri che possono solo inasprire l’animo del minore.