Abbiamo intervistato una nostra lettrice che ci ha contattato per raccontarci la sua storia, la sua odissea matrimoniale, la sua rinascita e la ritrovata serenità grazie ad una famiglia allargata curata con intelligenza. Troppo spesso parliamo di quali sono le leggi che regolano la separazione e il divorzio senza tenere conto di quelle che, in realtà, sono le vere esperienze di vita vissuta dalle persone che affrontano la rottura di un’unione: non sempre, infatti, la legge viene rispettata, non sempre le cose teoriche vengono messe in pratica e qualche volta, e neanche troppo raramente, la vita vissuta smentisce quello che la legge ribadisce come nel caso di Maria, la nostra lettrice di Napoli, la quale ci dimostra che i figli che sono a contatto con il nuovo partner dei genitori possono anche trarre giovamento dall’esperienza.

 Sei separata o divorziata e da quanto tempo?

Sono divorziata da 4 anni, precedentemente sono stata separata per 10 anni.

 Vuoi raccontarci i motivi che hanno portato alla fine dell’unione?

Si. E’ stato un rapporto difficile fin dai primi momenti, anche se mi illudevo che le cose sarebbero cambiate. Ho sempre creduto nel principe azzurro, la classica ragazza che crede nell’amore e non riesce a vedere nient’altro. Ma poi la vita reale è stata un duro colpo. Mi sono svegliata e questo ha fatto crollare il mio rapporto. Ricordo, ancora oggi, quando ho preso la mia decisione, guardavo la mia immagine riflessa nello specchio, ero in lacrime, spenta, senza luce, un occhio livido e un viso gonfio, l’orecchio destro mi faceva malissimo. Mio marito mi aveva picchiato talmente forte che quasi non sentivo più. Mi sono guardata in quello specchio e ho deciso di cambiare la mia vita, chiedendomi se era quella la vita che volevo, se era giusto per i miei figli quella situazione.

 E’ stato in quel momento che ho sentito che potevo farcela da sola e ho deciso di separarmi. Mi sono ripresa la mia vita, con i miei figli, la luce dei miei occhi, l’unica cosa vera, l’unica cosa che mi ha dato la forza di ricominciare.

So che hai 2 bellissimi figli, quanti anni avevano al momento della separazione e in che rapporti sono con il loro padre?

Il primo aveva 7 anni e il secondo 2 anni non li aveva ancora compiuti. I ragazzi sono in buoni rapporti con il padre, anche se il primo ha grosse difficoltà, ma rispettano e amano entrambi i genitori.

 Il giudice ha stanziato un assegno di mantenimento che il tuo ex marito doveva versare per te e per le tue bambine? Ci sono stati problemi al riguardo?

Si, siamo partiti che lui non voleva darmi niente, poi dopo cause e decreti sono riuscita ad avere quello che mi spettava (siamo partiti con la giudiziale per poi trovare un accordo, in realtà volevo uscire da quella macchina chiamata Tribunale stavo male ad ogni sentenza, ad ogni insulto e falsità).

 So che sia tu che il tuo ex marito vi siete formati una nuova famiglia. Questo ha influito sui vostri rapporti o ha creato problemi a te e ai tuoi figli?

Io sono felice nella mia nuova famiglia allargata, i miei figli si trovano bene, rispettano sia me che il mio compagno, abbiamo le stesse idee, vivere per i nostri figli. E’ stato proprio questo che ha unito anche loro, i nostri figli. Ci consideriamo un’unica famiglia e tutto è fatto per i ragazzi e con i ragazzi. In realtà all’inizio non è stato facile, ma poi è andato sempre meglio, parliamo molto, cerchiamo di capire i problemi e andiamo avanti.

Raccontaci come è cambiata la tua vita dopo la separazione e come sei riuscita a gestire il lavoro e i tuoi bambini

Non è stata facile, lavoravo lontano da casa ed ero da sola, senza l’appoggio di nessuno.

Per lavorare ho dovuto pagare asili e assistenza dopo la scuola e poi anche una babysitter che mi copriva l’orario serale. Ma tutto questo è durato poco, mi ero isolata, mi avevano tutti isolato, anche la mia famiglia perchè per loro ero una vergogna. Si è stato difficile, io con due bambini, un lavoro e tantissime difficoltà. Avevamo cambiato casa, non potevo stare nella casa coniugale e i bambini non accettavano la nuova casa. Piangevo ogni notte, quando stavo da sola, avevo paura di non farcela, non avevo abbastanza soldi per andare avanti e i bambini erano fragili e avevano bisogno di cure. Un giorno mi vedo arrivare a casa un assistente sociale, il mio ex marito mi aveva denunciato dicendo che non curavo i figli. L’assistente sociale quando è andata via da casa mia, mi ha fatto i complimenti, la nostra era una famiglia sana. Allora ho deciso di cambiare lavoro, mi sono licenziata dal posto in cui lavoravo ed ho trovato un posto di lavoro più vicino casa per essere più presente per i miei figli e da lì ho cambiato tutto…

Cosa pensi delle famiglie allargate, sono un bene o un male per i figli delle coppie separate? Raccontaci la tua esperienza

Io lo consiglio, ma bisogna avere l’intelligenza giusta per concepire la famiglia allargata. Non fraintendermi, non voglio dire niente di male, ma bisogna capire i ragazzi, bisogna saper stare al proprio posto, non bisogna cambiare i ruoli. I genitori sono sempre i genitori e i conviventi rimangano delle persone che aiutano i ragazzi nella crescita ma non possono prendere il ruolo di genitore, non finché i figli stessi non vogliono. La mia famiglia allargata, oggi è compatta, unita e i nostri figli si considerano fratelli e sorelle.

Siamo uniti, facciamo tutto insieme, vacanze, scampagnate. Sono contenta della mia famiglia. I problemi ci sono e molte volte mi è venuto lo sconforto, ma adesso posso dire che siamo una grande famiglia felice.

 Secondo te le donne che si separano in Italia sono sufficientemente tutelate dalla legge?

No, io non lo sono stata, non c’è niente che garantisce un’assistenza alle donne separate, un supporto per i figli. Almeno non dove vivo io.

 Se potessi cambiare qualcosa nel sistema italiano cosa cambieresti?

Tutela per la famiglia separata, sia per l’uomo sia per la donna, supporto per le donne che lavorano e che si vedono minacciate dall’ex marito, un aiuto concreto alle famiglie, ma non con la paura di perdere i figli, ma un aiuto a crescere i figli, con supporto scolastico, baby sitter, ecc.

A cura di Patrizia Del Pidio

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