In caso di separazione con la residenza in casa di entrambi i coniugi e la divisione ideale dell’appartamento è possibile che uno dei due possa effettuare l’usucapione su una parte dell’immobile?

Con la separazione di fatto, quindi non con la separazione legale davanti al giudice, quando i coniugi interrompono tra di loro ogni tipo di rapporto pur continuando a vivere nella stessa casa come separati in casa, e la situazione si protrae nel tempo uno dei due coniugi può rivendicare la proprietà della parte di immobile da lui utilizzata appellandosi all’usucapione?

Usucapione tra separati in casa: è possibile?

A questa domanda ha dato una risposta una recente sentenza della Corte di Cassazione, la numero 20568 del 12 ottobre 2016 con la quale stabilisce che il coniuge separato in casa non può usucapire la porzione di appartamento da lui utilizzata dal momento della rottura del matrimonio.

Per poter rivendicare la proprietà, infatti, dovrebbe dimostrarne l’uso esclusivo delle parti rivendicate, una cosa abbastanza difficile visto che la convivenza rende impossibile da dimostrare tale circostanza.

La convivenza nella stessa casa, quindi, esclude di fatto l’usucapione poichè la condivisione degli spazi comuni esclude la possibilità da parte di uno dei due coniugi di poter rivendicare dei vani ad uso esclusivo.

L’usucapione potrebbe essere possibile solo se l’uso esclusivo può essere dimostrato, cosa abbastanza difficile se l’appartamento non è divisibile in zone separate (si pensi soltanto all’uso condiviso di bagno e cucina…).