La segnalazione di tutor e autovelox, quindi dei controlli della velocità in generale, è obbligatoria. Il cartello dei tutor è coerente con l’idea che le multe non debbano servire ai Comuni a fare cassa quanto piuttosto a scoraggiare, per la sicurezza pubblica, condotte contrarie al Codice della Strada come il superamento dei limiti di velocità.

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Cartello tutor vs autovelox: differenze

Ma il CdS non prevede solo che ci sia il cartello che annuncia il controllo elettronico della velocità: la segnaletica deve specificare anche che tipo di controllo è, se tutor o autovelox.

Nel primo caso va indicata una voce del tipo “Controllo elettronico della velocità media” che faccia intendere appunto che la misurazione non avviene in un punto di passaggio ma come media calcolata tra due punti.

Segnalazione tutor: perché i cartelli non sono tutti uguali

Eppure alcuni Comuni sembrano aver trovato un escamotage per fare cassa. Prima del tutor vengono piantati due o tre cartelli di preavviso, ma solo sul primo viene riportata la dicitura “velocità media”, e non anche in quelli seguenti. Questo può far cadere in equivoco chi guida che non sempre fa in tempo a leggere tutto il contenuto di un segnale stradale, soprattutto quando la frase è lunga. Verosimilmente quindi dopo il primo cartello l’automobilista andrà ad una velocità contenuta per verificare con attenzione la dicitura ma a quel punto potrebbe essere tardi perché nei cartelli successivi non ci sarà più la parola “media”.