Attenzione perché se neanche le banche sanno come funziona la cessione del credito fiscale relativo ai bonus casa, allora una cosa purtroppo è certa. Ovverosia che c’è davvero poco da essere ottimisti sui bonus edilizi nei prossimi mesi.

E questo perché, se neanche le banche sanno come funziona la cessione del credito, allora lo scenario per le prossime settimane rischia di essere all’insegna della confusione. Che rischia di regnare sovrana almeno fino a quando non si insedierà il nuovo Governo.

Vediamo come e perché.

Se neanche le banche sanno come funziona la cessione del credito fiscale, allora c’è davvero poco da essere ottimisti

Il perché c’è davvero poco da essere ottimisti è chiaro. In quanto l’attuale Governo italiano in carica è dimissionario. E quindi si occuperà solo del disbrigo degli affari correnti. Con le eventuali modifiche al Superbonus 110% che di certo non rientrano nell’ordinaria amministrazione di un Esecutivo che si prepara a lasciare.

Sul se neanche le banche sanno come funziona la cessione del credito, inoltre, c’è pure da dire che il 110% è diventato meno appetibile un po’ per tutti. Perché l’introduzione delle norme antifrode è vero che punta a scongiurare nuove truffe. Ma nello stesso tempo rallenta palesemente l’attività di tutti gli attori della filiera che intendono rispettare sui bonus edilizi le regole che sono previste ai sensi di legge.

Ecco perché la cessione dei crediti con il 110% è bloccata

Se neanche le banche sanno come funziona, questo significa che il blocco della cessione dei crediti con il 110% è assicurato. Come peraltro è emerso di recente dai casi di cronaca. Quelli relativi a centinaia di piccole imprese, del settore edile e delle costruzioni, che rischiano seriamente di portare i libri in tribunale. In più, sempre incredibile, ma è vero. Perché, sul superbonus 110%, ecco i 47 documenti che non devono mai mancare.