In questi giorni sono stati effettuati i primi pagamenti del cosiddetto bonus 200 euro: la misura una tantum a favore dei cittadini (lavoratori e pensionati) con un reddito basso.
In particolare, luglio è il mese in cui il contributo viene pagato ai lavoratori dipendenti e non solo.
Ad ogni modo, nonostante il bonus 200 euro sia già in fase di erogazione, permangono ancora molti dubbi in capo ad esso. Dubbi che non sono stati ancora chiariti dal governo o dall’INPS.
Le questioni rilevanti riguardano, in particolare, i neoassunti e chi presente l’autocertificazione in ritardo.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Il bonus 200 euro spetta anche a chi è stato assunto da 1° luglio?

Ci si chiede se anche i soggetti che sono stati assunti a partire dal 1° luglio hanno diritto al bonus 200 euro.
Dalla normativa e da alcuni chiarimenti forniti dall’INPS, si evince che il contributo non spetta a quei soggetti che non hanno avuto alcun rapporto di lavoro per tutto il primo semestre del 2022. Al contrario, se il soggetto ha lavorato, anche solo per poco tempo, durante questo periodo ed ha ottenuto l’esonero contributivo dello 0,80%, il nuovo datore di lavoro dovrà riconoscere il contributo. Il problema è che quest’ultimo non può conoscere in modo certo questa informazione. Cosa fare allora?
L’argomento è stato da poco trattato anche da “ilsole24ore.com”. Secondo il giornale, sarebbe opportuno “integrare l’attestazione che il lavoratore deve rendere, facendogli dichiarare di aver avuto diritto allo 0,80% nonché di non aver già chiesto il bonus ad altri”. In questo modo, il datore di lavoro potrebbe procedere all’erogazione del bonus 200 euro.

I lavoratori che consegnano la certificazione in ritardo

C’è un’altra questione che ad oggi non è ancora stata chiarita dagli organi istituzionale. Cosa succede se il lavoratore consegna l’autocertificazione in ritardo?
In teoria ci sarebbe tempo fino al 31 agosto per consegnarla, ossia entro il termine di trasmissione dell’Uniemens per le competenze di luglio.


Se il datore di lavoro ha inviato tale comunicazione prima, non saprebbe più come recuperare il bonus 200 euro pagato al dipendente. Un problema che, ad oggi, non ha ancora una risposta. Si spera in un prossimo chiarimento dell’INPS.