La Legge 104 è uno degli Istituiti più longevi del nostro ordinamento, che negli anni ha subito pochissime modifiche normative. La stessa è conosciuta, principalmente, per il riconoscimento di permessi lavorativi retribuiti in capo ai disabili o ai familiari con disabili a carico. Oltre a questo, chi fruisce della legge 104 può avere accesso ad una serie di altre importanti agevolazioni.
Non tutti sanno che i disabili gravi, ai sensi della più conosciuta legge 104, possono anche ottenere alcuni benefici previsti dalla cosiddetta legge 162. Grazie a questa legge, i disabili possono ricevere assistenza e sconti su determinati servizi.

Vediamo meglio di cosa si tratta, a chi spetta e come poterne fare richiesta.

Legge 104, quali sono i diritti di chi al percepisce?

Prima di passare alla disamina della legge 162 e di tutti i suoi vantaggi, facciamo un breve riepilogo di quelle che sono le agevolazioni della legge 104.
Innanzitutto, con la legge 104, ai lavoratori disabili o con familiari disabili vengono riconosciuti dei permessi retribuiti. In particolare, ad essi spettano in alternativa:

  • permessi orari retribuiti;
  • tre giorni di permesso mensile, anche frazionabili in ore;
  • prolungamento del congedo parentale.

Il permesso riconosciuti variano in base anche ad altre specifiche situazioni, ad esempio se il disabile sia il coniuge o altro parente, o in base all’età del figlio disabile.
Infine, oltre ai benefici relativi al lavoro, ce ne sono degli altri di tipo fiscale, come ad esempio le agevolazioni per l’acquisto di dispositivi sanitari e tecnologici indispensabili o utili al fine di gestire la disabilità, l’esenzione del bollo auto, agevolazioni per l’acquisto di abbonamenti internet e voce e tanto altro ancora.

Cosa è la Legge 162, a chi spetta e quali sono i vantaggi?

La legge 162 è stata istituita allo scopo di integrare la ben più conosciuta legge 104. Sostanzialmente, essa prevede l’attuazione di Piani Personalizzati a favore di persone con handicap grave con la finalità di promuovere l’autonomia e fornire sostegno alla famiglia in cui è presente la persona con grave disabilità.


I piani possono consistere in interventi socio-assistenziali quali assistenza domiciliare ed assistenza educativa, accoglienza in centri diurni ecc. Questi possono essere molto diversi anche in base a come il disabile o la famiglia decidono di spendere i fondi destinati.
Gli interventi, solitamente, vengono progettati dalla famiglia insieme agli operatori professionali, sulla base delle esigenze del disabile stesso.
Si tratta sicuramente di un’importantissima norma di welfare, davvero utile soprattutto in presenza di disabilità grave, sia per il disabile stesso che per l’intero nucleo familiare, il quale si vedrà alleggerire notevolmente il carico assistenziale.

Come richiedere i benefici della legge 162 per i disabili?

Esistono due modi per ottenere il piano per il sostegno personale previsto dalla legge 162:

  • attraverso il coinvolgimento di un ente locale (di solito il comune) che gestisce interamente il piano per il malato, fornisce assistenza e gestisce i fondi;
  • attraverso il coinvolgimento della famiglia, che può decidere di gestire con maggiore flessibilità i fondi forniti dalla legge 162.

In quest’ultimo caso, la famiglia del disabile, con i fondi forniti dall’ente locale, dovrà occuparsi di tutto: scegliere e pagare regolarmente i professionisti per l’assistenza e l’educazione del disabile, presentare periodicamente la documentazione richiesta al comune ecc. Sicuramente si tratta un processo, quest’ultimo, più complesso da gestire ma, al tempo stesso, molto più flessibile. Le famiglie dei disabili sapranno sicuramente carpire con maggiore precisione le necessita del proprio familiare malato.
La richiesta, ad ogni modo, deve sempre essere fatta al proprio comune. Per questo motivo, non esiste una procedura standard. Ogni comune avrà il suo sistema e le sue regole. Ovviamente, è sempre possibile consultare il sito internet dell’ente locale o recarsi agli uffici per richiedere tutte le informazioni del caso.


Ad esempio, in Sardegna – spiega il sito, asgesa.it – la persona disabile interessata (o chi per lui) deve richiedere la predisposizione del Piano Personalizzato al Comune di residenza, entro il termine indicato dal dall’ente stesso, presentando tutta la documentazione necessaria, come:

  • la certificazione attestante la disabilità;
  • l’ultima dichiarazione ISEE dell’interessato;
  • altri documenti accuratamente indicati dall’ufficio Servizi Sociali.

Ci sono anche antri interessanti vantaggi e benefici

Oltre ai piani personalizzati, i soggetti con la 162 possono fruire di un’altra interessante agevolazione. In alcuni casi, essi possono soggiornare in delle strutture specializzate per 30 giorni con uno sconto del 50 per cento.