Si moltiplicano i quesiti giunti in Redazione relativi al Bonus Mobili. I bonus e le agevolazioni previsti dal Governo per la casa sono talmente tanti che, spesso, si fa confusione tra l’uno e l’altro.

Un nostro lettore ci chiede:

Buonasera, sto usufruendo del bonus mobili per lavori di manutenzione straordinaria sul mio appartamento. Volevo sapere se rientra nel bonus mobili l’acquisto delle sdraio da giardino“.

Per ottenere la detrazione fiscale sulle spese sostenute per l’arredo giardino, è necessario fare richiesta del Bonus Mobili o del Bonus verde?

L’arredo giardino rientra nel Bonus Mobili?

Rispondiamo al lettore.

L’acquisto di sdraio da giardino, tavoli, divanetti, gazebi, dehors, ecc. rientrano nel Bonus Verde, non nel Bonus Mobili. Al Bonus verde è stata aggiunta la possibilità di detrarre le spese per l’arredo del giardino grazie ad un emendamento al Decreto Rilancio.

Il Bonus Verde è stato, quindi, potenziato ed allargato per includere la detrazione anche per le spese sostenute per l’acquisto di arredi da esterno.

In precedenza, per l’acquisto di arredi nuovi era previsto il Bonus Mobili 50% abbinato a lavori di ristrutturazione dell’immobile.

Ad ogni modo, che si tratti di Bonus Mobili o Bonus verde, lo scopo di queste agevolazioni è favorire il settore dell’edilizia legato anche all’arredamento della casa nonché il settore della produzione/commercializzazione di mobili da arredo, particolarmente colpiti dalla crisi scatenata dalla pandemia Covid.

Arredo da giardino e Bonus verde: a chi spetta l’agevolazione

Il Bonus verde prevede una detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute nel 2021 per i seguenti lavori:

– sistemazione a verde di zone private scoperte di edifici esistenti, singole unità immobiliari, recinzioni, pertinenze;

– coperture a verde e giardini pensili;

– impianti di irrigazione, realizzazione pozzi;

– eventuali spese di progettazione e manutenzione legate ai suddetti interventi.

Il bonus spetta a chiunque possieda o detenga, in base ad un titolo idoneo, l’immobile ad uso abitativo oggetto dei lavori.

L’incentivo è valido anche per le parti comuni esterne degli edifici condominiali.

Il rimborso fiscale viene spalmato in 10 quote annuali di pari importo. Il limite di spesa è di 5mila euro per ciascuna unità immobiliare. Di conseguenza, la detrazione massima prevista è di 1.800 euro (36%).

Per fruire del bonus è necessario effettuare il pagamento delle spese detraibili con sistema tracciabile come bonifico, carta di credito e di debito.