La riapertura delle scuole è ormai fissata per settembre, ma sono molte le incertezze sul come far ripartire l’istruzione in modo sicuro.

Innanzitutto, vi è la necessità di rispettare il distanziamento sociale, bisogna trovare ulteriori locali in modo da permettere che le lezioni vengano effettuate in tutta sicurezza e questo comporterebbe il conseguente incremento dell’organico dei docenti e del personale Ata.

 

La soluzione del Miur

Se si vuole che a settembre i bambini possano ritornare tra i banchi di scuola, bisogna garantire loro un numero di locali e di personale adeguato, in tal senso il Miur si potrebbe affidarsi ad educatori o volontari delle cooperative per attività culturali.

Per quanto riguarda, invece, gli studenti della scuola secondaria, l’ipotesi è quella di dividere le classi in 2 gruppi, metà degli studenti per metà settimana potranno seguire le lezioni in presenza, l’altra metà, invece, online da casa, ovviamente sarà valido il viceversa nelle settimane seguenti.

Una alternativa alla divisione della classe per i ragazzi della scuola secondaria potrebbe essere quella diminuire le ore di lezione a 45 minuti. Con questa organizzazione del lavoro si potrebbe evitare l’alternanza delle lezioni in presenza e online.

 

Orari scaglionati e lezioni anche il sabato

Tra le linee guida di recente suggerite dal comitato scientifico al Miur, spunta l’ennesima ipotesi: quella di distanziare di almeno 30 minuti gli ingessi a scuola in modo da ridurre gli assembramenti. Se tale ipotesi dovesse prendere piede, gli studenti potrebbero dover entrare in classe anche alle 10 di mattina e uscire alle 15.

Infine, almeno per quest’anno, le scuole dovrebbero evitare la settimana corta, le lezioni potranno essere fruite dagli studenti anche il sabato, sfruttando, in questo modo, un giorno in più e recuperando le ore di lezioni perse per evitare gli assembramenti.

 

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