Spiega la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel suo intervento agli Stati Generali di qualche giorno fa, riportato da adnkronos, che si sta tenendo in questi giorni a Villa Pamphili a Roma: “Dobbiamo imparare dall’emergenza e saper progettare. Non serve un’altra riforma della scuola, ma le criticità di questo periodo ci dicono su cosa dobbiamo investire. Innanzitutto, sulla riduzione del numero degli alunni per classe: servirà anche a combattere la piaga della dispersione scolastica”.

Il problema sono le carenti risorse a disposizione, in questo senso un grosso aiuto potrebbe arrivare dal Recovery fund.

Purtroppo, questa via non è delle più veloci.

 

Azzolina: eliminare le “classi pollaio” grazie al Recovery fund

Per ridurre il numero di alunni nelle classi servono fondi e tempo: per farlo utilizzeremo il Recovery fund”. Questo è quanto di chiarato dalla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in un intervento a “RipartelItalia”, il tour online organizzato dal Movimento 5 Stelle che ha fatto tappa in Calabria.

Il recovery fund è un fondo che, sostanzialmente, emettere dei Bond con garanzia dell’Unione Europea.

Le cifre del recovery fund sono impressionanti, si parla di 750 miliardi di euro (500 distribuiti attraverso sussidi e 250 tramite prestiti). L’Italia, il Paese più colpito dalla crisi, sarà il primo beneficiario con ben 172 miliardi totali.

Ad ogni modo, nonostante il recovery fund, realizzare il progetto della riduzione del numero degli alunni per classe (non più di 22 – 23) non sarà semplice o, per meglio dire, i tempi sono stretti e sembrerebbe impossibile realizzare la riduzione degli alunni già da settembre.

 

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