L’idea di tornare a scuola a settembre con uso di mascherine è sempre più concreta. Ma non è la sola raccomandazione che si sta studiando per evitare possibili contagi da Covid-19 in classe.

Le raccomandazioni degli esperti sembrano orientate nel far adottare obbligatoriamente le mascherine agli studenti che rientrano in classe a settembre, oltre che agli insegnanti e al personale ATA, nelle regioni più colpite dall’epidemia. Misura che potrebbe essere estesa a tutti gli alunni dai 6 ai 18 anni per tutte le scuole di ordine e grado in Italia.

Mascherine obbligatorie per gli alunni

Sul punto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina sembra d’accordo. “Stiamo raccogliendo tutte le istanze – ha detto a fine confronto -. Servono proposte concrete, dobbiamo essere operativi, andare veloci e chiudere quanto prima i Protocolli. Abbiamo davanti una sfida importante: lavorando insieme possiamo riportare a scuola in sicurezza personale e studenti”. Tutto però dipenderà dall’andamento dei contagi che, a distanza di quasi 4 mesi dalla riapertura delle scuole, non può essere stimato. Così come non è certo che vi sarà un’ondata di ritorno, come asserisce la comunità scientifica. Certo è che l’uso obbligatorio delle mascherine a scuola comporterà un notevole disagio, sia per gli studenti che per gli insegnanti, oltre al fatto che le famiglie dovranno sostenere costi aggiuntivi.

Come si tornerà in classe

Secondo le prime indicazioni, una mascherina chirurgica non potrà essere utilizzata più una volta al giorno per gli studenti che frequenteranno la scuola la mattina. Ne serviranno almeno due se si considera i rientri scolastici al pomeriggio e le lezioni di recupero. Insomma, una bella spesa che le famiglie dovranno sostenere per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Il Condacons ha stimato che per ogni alunno si potrebbero spendere dai 200 ai 250 euro all’anno, tenuto conto del prezzo calmierato dal governo per l’acquisto delle mascherine, ammesso che saranno facilmente reperibili in commercio per tutti.

E’ auspicabile, quindi, che il ministero dell’Istruzione intervenga e fornisca le mascherine ad ogni alunno, visto che si tratterà di utilizzarle obbligatoriamente. “Non è accettabile che sulle famiglie gravi una spesa ulteriore, che andrebbe ad aggiungersi alla stangata che già devono sostenere per mandare i figli a scuola, tra libri, corredo, trasporto, mensa”, ha detto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Le altre regole da rispettare

Fra le altre misure di contenimento, già si intravvede quali saranno gli accorgimenti da adottare. Non più ingressi in massa nelle scuole, ma scaglionati in orari differenti e per classi. Le aule saranno quindi composte da 12-13 alunni al massimo, con distanziamento fra un banco e l’altro di almeno 1,5 metri. Al termine di ogni lezione lezione, i locali dovranno essere arieggiati e i banchi sanificati dal personale prima di accogliere nuovi studenti. Stop anche alle ore di ricreazione e alle assemblee di istituto. Insomma, una sacco di nuove disposizioni che potrebbero anche far propendere per la prosecuzione della didattica a distanza, considerate le enormi difficoltà a cui si andrà inevitabilmente incontro a settembre. Sempre che non cambieranno le regole nel frattempo.