Dal 1° gennaio 2021, tutti gli operatori IVA al dettaglio devono aver attivato un registratore telematico per la memorizzazione e la trasmissione dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate o devono utilizzare la procedura web dell’Agenzia e non possono più emettere scontrini o ricevute fiscali.

Come funzione il registratore di cassa telematico

Il funzionamento è piuttosto semplice. Al momento dell’acquisto il venditore, emette il c.d. documento commerciale (ex scontrino cartaceo). In dettaglio:

  • il registratore di cassa utilizzato dall’esercente è collegato ad internet e consente di memorizzare la singola operazione e, al contempo, emettere il documento commerciale esattamente come avveniva con il registratore di cassa tradizionale.
  • al momento della chiusura di cassa, in automatico, il registratore predispone e sigilla elettronicamente il file contenente i dati complessivi dei corrispettivi della giornata lavorativa e trasmette tale file al sistema dell’Agenzia delle entrate in modo sicuro.

Registratore di cassa telematico: l’utilizzo senza la connessione internet

Nell’arco della giornata lavorativa, il venditore può anche utilizzare il registratore senza connetterlo ad internet.

In questo caso il registratore stesso memorizza e genera i documenti commerciali emessi per le operazioni di vendita.

L’importante è che la connessione internet esista al momento della chiusura poiché è solo in presenza della connessione internet che in automatico l’apparecchio trasmettere il file telematico all’Agenzia delle Entrate.

Scontrini telematici: cosa fare in caso di guasto alla rete internet

Potrebbe, tuttavia, accadere che al momento della chiusura di cassa non ci sia connessione internet (guasto alla rete o altro). Come comportarsi in questo caso?

Anche se molti esercenti sono informati, teniamo a ricordare che, in questa ipotesi è previsto che si hanno 12 giorni di tempo per trasmettere gli stessi o riconnettendo l’RT alla rete internet o copiando il file dei corrispettivi (sigillato dall’RT) su una memoria esterna (es. chiavetta USB) e utilizzando l’apposita funzionalità di upload di tale file presente nel portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate.

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