Cosa accade se i dipendenti di un’azienda indicono uno sciopero ininterrotto all’interno del quale cadano anche delle giornate di festa? Il datore di lavoro può negare ai dipendenti che hanno aderito allo sciopero il compenso spettante per le festività in oggetto.

A chiarirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza numero 18195 del 16 settembre.  La sentenza riguarda il caso di alcuni operai aderenti ad uno sciopero proseguito per 3 settimane nelle quali sono ricadute anche le festività del 25 aprile e del 1 maggio.

Il caso e la sentenza

I giudici hanno chiarito che i dipendenti hanno diritto alla retribuzione di una giornata lavorativa solo se hanno effettivamente svolto la propria mansione di lavoro e se le giornate festive rivadono in un periodo di astensione dal lavoro, come lo sciopero in questione, in tale periodo sono sospesi tutti gli adempimenti contrattuali previsti, ivi compreso quello del pagamento delle giornate di festa.

Nella sentenza della Cassazione si legge nello specifico: “che non vi era stata prestazione lavorativa in quanto i lavoratori avevano aderito ad uno sciopero protrattosi per 21 giorni che copriva anche le due giornate indicate: vi era stata una sospensione legittima degli adempimenti contrattuali che ricomprendeva anche la retribuzione durante le giornate di festività. La Corte di appello di Potenza con sentenza dell’8.4.2010 rigettava l’appello dei lavoratori: la Corte territoriale osservava che la pretesa al pagamento della retribuzione della giornata lavorativa presuppone la piena effettività della prestazione, il che non era avvenuto nel caso esaminato in quanto le giornate menzionate cadevano in un periodo ininterrotto di sciopero legittimamente indetto dai lavoratori, il che aveva per tale periodo sospeso le reciproche obbligazioni tra le quali anche il pagamento della retribuzione per i giorni di festività ricadenti nel periodo”.