Com’è considerato lo smartworking ai fini della detrazione fiscale delle spese? È possibile scaricare le bollette? Ce lo state chiedendo in tanti. La questione, in effetti, è diventata molto attuale perché si prevede un salasso invernale per le bollette di luce e gas e stiamo tutti cercando un modo in primis per risparmiare e, in secundis, per farci rimborsare almeno in parte la spesa. Le stime parlano di un più 200% con il gas che vola ai massimi storici!

Probabilmente è capitato anche a voi di assistere (dal vivo o su internet) alla protesta dei ristoratori che hanno mostrato l’ultima bolletta gas o luce per giustificare l’aumento dei prezzi nel menù.

In tanti hanno condiviso l’iniziativa con spirito solidale, altri hanno fatto notare che loro possono aumentare i prezzi “per difendersi” dagli aumenti gas e luce mentre le buste paga dei dipendenti restano le stesse. Esiste il bonus luce e gas per disagio sociale ma è riservato a soglie ISEE basse (a onor del vero c’è il bonus bollette in busta paga che il datore di lavoro PUO’ riconoscere ma è facoltativo). Ma c’è un altro aspetto da considerare: la detrazione. Imprenditori e lavoratori a partita IVA possono scaricare le bollette e recuperare in parte la spesa.

Le utenze domestiche, invece, non sono oggetto di detrazione fiscale. Se, durante la pandemia, molti dipendenti sono stati contenti di vedersi riconosciuta la possibilità di lavorare da casa, almeno parzialmente, in vista dell’inverno questo spaventa. Lavorare da casa significa tenere accesi i riscaldamenti, il pc, la luce ecc. E con l’impennata dei prezzi delle materie prime il rischio è di un ulteriore salasso nella bolletta.

Chi lavora da casa in smartworking può scaricare le bollette luce e gas?

Oggi non c’è più la netta differenza tra chi lavora in ufficio e chi da casa. Nel mezzo ci sono tante sfumature.

Quando parliamo di smartworking possiamo distinguere due grandi categorie:

  • autonomi a partita IVA;
  • dipendenti con possibilità di lavoro da casa.

Ai fini della detrazione fiscale questa differenza è determinante.

I primi, infatti, possono dedurre per metà della spesa le bollette perché l’abitazione risulta a uso promiscuo. La situazione è la stessa dei professionisti con studio presso la residenza. Ricordiamo che la deduzione comporta l’esclusione della cifra dal reddito imponibile (ossia quello su cui si calcolano le tasse da pagare). La detraibilità dell’IVA dipende dalla porzione di casa riservata al lavoro. Attenzione: i forfettari sono esclusi, non possono detrarre o dedurre i costi luce e gas!

Nel caso del dipendente in smartworking, purtroppo, non viene riconosciuta nessuna di queste possibilità, neppure parzialmente. Come dicevamo prima, infatti, l’unica speranza è il bonus bollette che il datore può riconoscere in busta paga.

E allora viene da chiedersi: chi lavora da casa ma ha un contratto dipendente dove dovrebbe appenderle le bollette per protestare?