Il mese di marzo 2023 non è particolarmente interessato dal molte scadenze fiscali. Il giorno da segnare a calendario è sicuramente quello del 16. In questa data ci sono da ricordare:

  • Invio e consegna della Certificazione Unica 2023 (anno d’imposta 2022)
  • Versamento del saldo IVA 2022
  • Versamento tassa annuale vidimazione libri sociali
  • Versamento liquidazione IVA mese di febbraio 2023
  • Versamento ritenute operate nel mese di febbraio 2023.

Entro il 31 marzo 2023 occorre inviare anche la dichiarazione contenente i dati relativi all’imposta sui servizi digitali (Digital tax). Interessati da questo adempimento sono i soggetti esercenti attività d’impresa che forniscono servizi digitali e che, singolarmente o come gruppo, nel corso dell’anno solare precedente a quello di imposizione, abbiano congiuntamente:

  • un ammontare complessivo dei ricavi – ovunque realizzati – di almeno 750 milioni di euro, di cui
  • non meno di 5,5 milioni di euro realizzati nel territorio dello Stato tramite servizi digitali.

Le scadenze fiscali marzo2023, la Certificazione Unica 2023

Tra le scadenze fiscali marzo 2023, la più importante è quella che interessa la Certificazione unica 2023 (anno d’imposta 2022).

Il modello in cui il datore di lavoro certifica le remunerazioni erogate e le ritenute d’imposta operate nel 2022.

Verso questo modello, il datore di lavoro stesso ha un doppio adempimento. Inviarlo all’Agenzia delle Entrate e consegnarlo al lavoratore/collaboratore.

Per l’invio all’Agenzia delle Entrate, se trattasi di Certificazione Unica 2023 necessaria a predisporre il Modello 730/2023 precompilato (ad esempio quella riferita a lavoratori dipendenti), allora l’adempimento deve essere fatto entro il 16 marzo 2023.

Se, invece, si tratta di Certificazione Unica 2023 non necessaria al 730 precompilato, allora l’invio all’Agenzia delle Entrate può essere fatto entro il 31 ottobre 2023 (la stessa scadenza del Modello 770/2023). Si tratta, ad esempio, delle certificazioni uniche relative al collaboratori con partita IVA.

Trovi qui il focus sulle sanzioni Certificazione Unica per i datori di lavoro che saltano la scadenza del 16 marzo 2023.

In tutti i casi, entro il 16 marzo 2023, il modello di Certificazione Unica 2023 deve essere consegnata al lavoratore/collaboratore.

Dal saldo IVA 2022 alle ritenute, gli altri adempimenti di marzo 2023

Nelle scadenze fiscali marzo 2023, entro il giorno 16, i titolari di partita IVA con liquidazione IVA mensile, devono pagare l’imposta riferita alla liquidazione del mese di febbraio 2023. Il codice tributo per il pagamento è 6002.

Entro la stessa data bisogna anche pagare il saldo IVA 2022 (codice tributo 6099). Il pagamento può essere in unica soluzione o a rate. Se a rate, la prima è da pagarsi, comunque, entro il 16 marzo 2023. Il numero di rate massime possibili sono 9. Quindi, la rateizzazione dovrà concludersi a novembre 2023. A partire dalla seconda rata si pagano interessi pari allo 0,33% mensile.

Il contribuente può anche decidere di versare il saldo IVA 2022 entro gli stessi termini previsti per il pagamento del saldo IRPEF 2022.
Entro il 16 marzo 2023, i datori di lavoro (sostituto d’imposta) dovranno anche versare le ritenute operate sui compensi pagati nel mese di febbraio 2023.

Trovi qui tutte le scadenze fiscali marzo 2023.