Non molte ma importanti le scadenze fiscali aprile 2023. Si inizia lunedì 3 con la domanda per il bonus chef e si chiude il 30 aprile con la richiesta di adesione alla rottamazione quater (salvo proroghe).

Il 30 aprile 2023 cadrebbe anche la Dichiarazione IVA 2023 (anno d’imposta 2022) e la domanda di esenzione canone RAI over 75 per il 2023. Tuttavia, essendo questa data di domenica ed essendo il 1° maggio anch’esso festivo, i due appuntamenti slittano al 2 maggio.

Il bonus chef scade il 3 aprile 2023

Il primo appuntamento importante è il 3 aprile 2023.

Il giorno entro cui i cuochi professionisti impiegati presso alberghi e ristoranti possono chiedere il bonus chef, ossia il credito di imposta per:

  • l’acquisto di beni strumentali durevoli
  • la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

Il contributo è pari al 40% delle spese ammissibili sostenute nel periodo 1° gennaio 2021 – 31 dicembre 2022 e non può essere, comunque, superiore a 6.000 euro.

La spesa deve risultare pagata con modalità che consentano la piena tracciabilità e l’immediata riconducibilità al cuoco che fa la richiesta.

La procedura per la domanda si è aperta il 27 febbraio 2023 (ore 12:00) e si chiuderà il 3 aprile 2023 (ore 15:00). La piattaforma preposta alla richiesta del bonus chef è gestita da Invitalia ed è necessario autenticarsi con credenziali SPID, CIE (Carta identità elettronica) o CNS (Carta nazionale servizi).

Scadenze fiscali aprile 2023: la rottamazione quater

A seguire, tra le scadenze fiscali aprile 2023, c’è da segnare il giorno 17 (perché il 16 è domenica), quando cade il versamento della rata del saldo IVA 2022 per chi ha rateizzato. Ci sono poi, nella stessa data, il versamento della liquidazione IVA del mese di marzo 2023 per chi fa la liquidazione mensile e il versamento delle ritenute operate dal sostituto d’imposta nel mese di marzo.

La l’altra data più importante nel calendario è quella del giorno 30 aprile, quando scade la domanda per la rottamazione quater.

Ci riferiamo alla definizione agevolata prevista dalla legge di bilancio 2023 per le cartelle di pagamento aventi ad oggetto debiti (carichi) affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Il beneficio, per chi aderisce, si sostanza nel fatto che della cartella si pagherà la quota capitale del debito mentre saranno azzerati sanzione ed interessi. La richiesta deve essere inviata all’Agenzia Entrate Riscossione entro la suddetta data e potrà farsi dall’area riservata oppure dall’area pubblica direttamente dal sito dell’Agenzia medesima.

Quest’ultima poi invierà, entro il 30 giugno 2023, la comunicazione di accoglimento o rigetto della domanda sanatoria cartelle.

Evidenziamo ancora una volta che queste scadenze fiscali aprile 2023 potrebbero essere oggetto di proroghe. Quindi, è bene monitorare il calendario per rimanere aggiornati e non perdere il treno.