Il bollo auto è una tassa regionale che grava in capo ai possessori di automobili, la quale deve essere pagata entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione della vettura.

Ogni anno la Regione di residenza invia una comunicazione qualche settimana prima della data di pagamento, ma può capitare che la stessa vada perduta. Cosa succede, dunque, se paghiamo il bollo auto in ritardo?

Cos’è il bollo auto e quando si paga?

La tassa automobilistica è gestita dalle Regioni e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento.

Fanno eccezione le Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna per le quali la tassa è gestita dall’Agenzia delle Entrate.

Sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo registrato al PRA.

Il termine di pagamento per il bollo auto è fissato nell’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione della vettura. È buona norma appuntarsi su un calendario la data entro la quale il bollo auto deve essere pagato. Alcune regioni permettono la possibilità di pagarlo con addebito diretto sul conto corrente. In questo modo è impossibile saltare la scadenza e incorrere nelle relative sanzioni.

Quanto costa ogni giorno di ritardo nel pagamento

Se non si paga il bollo auto nei termini stabiliti, bisogna versare, oltre agli interessi di mora (con percentuale annua dello 0,3%), le relative sanzioni, usufruendo dell’istituto del cosiddetto ravvedimento operoso, che aumentano al crescere del ritardo:

  • con un ritardo fino a 14 giorni, la sanzione è pari allo 0,1% del bollo per ogni giorno di ritardo;
  • tra il quindicesimo e il trentesimo giorno la sanzione è pari al 1,50%;
  • tra i 30 e i 90 giorni, l’importo della sanzione sale all’1,67%;
  • oltre il novantesimo giorno ma entro un anno di ritardo la sanzione è del 3,75%;

Oltre un anno, non è più possibile usufruire del ravvedimento operoso.

la sanzione per l’omesso versamento è pari al 30% dell’importo dovuto più un interesse dello 0,5% per ogni sei mesi di ritardo.

 

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