Cosa possiamo aspettarci dalla sanatoria delle cartelle esattoriali 2023? L’operato del nuovo Governo è indirizzato a sostenere le famiglie per far fronte ai rincari delle bollette. Il disegno teso a mettere le mani anche su alcune urgenze, come anche le pensioni, appare ormai tracciato. Da un lato si pensa di ridurre il reddito di cittadinanza, tagliandolo e rimodellandolo in modo tale da farlo gravare meno sulla spesa pubblica. Da un altro lato invece si cerca di incassare più soldi possibili, magari da chi ha cartelle esattoriali e debiti con il Fisco.

Anche in questo caso la strada è perfettamente tracciata, perché stanno per essere introdotte delle potenti senatorie relative alle cartelle esattoriali. Potenti sanatorie perché c’è chi le chiama addirittura “condono”. Ma, a prescindere dal nome, molti contribuenti indebitati potrebbero riuscire a mettersi in regola permettendo allo Stato di incassare anche soldi che altrimenti non sarebbero stati incassabili.

“Gentile esperto, a giugno ho provveduto a scaricare dalla mia area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, i miei debiti pendenti. Sapevo già di avere diverse cartelle esattoriali, ma ciò che mi ha sconvolto, o quasi, è che ho 7000 euro da versare. Questo il totale di debiti, comprensivi di sanzioni e interessi, che ho nei confronti di varie autorità pubbliche. Stavo valutando l’idea di chiedere una rateizzazione, in modo tale da poter azzerare questi debiti e mettermi in regola finalmente e una volta per tutte. Ho sentito parlare però di nuove sanatorie in arrivo che potrebbero farmi comodo anche perché si parla di sconti su quelle sanzioni e quegli interessi che hanno aumentato a dismisura il mio debito.  Cosa devo fare secondo voi? A quali sanatorie potrei avere diritto?”

Sanatoria cartelle esattoriali: cosa bolle in pentola nel governo per le cartelle esattoriali

Il nostro lettore che ha debiti piuttosto ingenti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Sono molti i contribuenti che si trovano, purtroppo, in queste situazioni.
Le cartelle, in pratica, sono un problema per la stragrande maggioranza dei contribuenti. Cartelle esattoriali che significano essere debitori nei confronti dell’Inps, dell’Agenzia delle Entrate, del Comune e di qualsiasi altro ente a cui il contribuente deve versare tasse, tributi o multe. Tra le cose che il governo Meloni avrebbe intenzione di fare c’è proprio una grande sanatoria delle cartelle esattoriali.

Cosa potrebbero sfruttare i contribuenti

Una sanatoria sulle cartelle esattoriali in tre fasi, tra cui anche quella che dovrebbe prevedere la cancellazione globale di tutte le cartelle fino a 1.000 euro che i contribuenti hanno a loro carico. In pratica cancellazione d’ufficio dei debiti più bassi e alleggerimento sia per i contribuenti che per lo Stato che ha un magazzino crediti enorme. E soprattutto per i debiti più esigui, sono più le spese da sostenere per riscuotere che i vantaggi ottenibili con la riscossione. Per chi ha debiti fino a 2.500 euro però potrebbe essere la volta di una specie di nuova rottamazione delle cartelle. In pratica verrebbe concesso di pagare solo il 20% dei debiti pregressi, godendo quindi di uno sconto dell’80%. Questo intervento però verrebbe reso possibile soltanto in base alle condizioni reddituali di un contribuente. Una rottamazione con annesso sconto del debito solo per contribuenti a basso redito. La soglia pare sia quella dei 15.000 euro. In pratica chiunque ha redditi sotto tale soglia potrebbe godere di questo grande vantaggio in termini di cartelle esattoriali da pagare.

Lunghe le rate per i debitori, con una rottamazione quater

Sempre rottamazione delle cartelle potrebbe essere quella su cui potranno contare i contribuenti che hanno debiti di un certo spessore, cioè sopra i 2.500 euro forse. Infatti potrebbe essere loro concesso lo sconto su sanzioni e interessi, cosa che al nostro lettore interessa molto.
Una completa cancellazione di sanzioni e interessi barattato con il carico di una sanzione una tantum e fissa del 5% del debito totale rottamato. E poi, la possibilità di pagare i debiti restanti con comode rate mensili per 120 mesi.