La Legge n. 145/2018 ha introdotto il “Saldo e stralcio” delle cartelle.

Il Saldo e Stralcio, sostanzialmente, consiste in una riduzione dei debiti dei contribuenti, che si trovino in difficolta economiche, nei confronti dello stato.

Questa agevolazione riguarda solo le persone fisiche e alcune tipologie di debiti riferiti a

carichi affidati all’Agente della Riscossione a partire dal primo gennaio 2000 e fino al 31 dicembre 2017.

In particolare, omessi versamenti dovuti in autoliquidazione, in base alle dichiarazioni annuali, e quelli derivanti dai contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.

La data della scadenza della prima (o unica) rata era fissata al 30 novembre, slittata poi al 2 dicembre (in quanto il 30 novembre coincideva con un sabato).

Quando saranno le successive date di pagamento?

 

Le prossime rate del Saldo e Stralcio

In caso di pagamento rateale, le successive 4 rate, come comunicato dall’Agenzia delle entrate, sono suddivise come segue:

  • 20% con scadenza il 31 marzo 2020;
  • 15% con scadenza il 31 luglio 2020;
  • 15% con scadenza il 31 marzo 2021;
  • Il restante 15% con scadenza il 31 luglio 2021.

 

Cosa succede se non rispetto le scadenze?

In caso di ritardo nel pagamento delle rate di cui sopra, la misura del saldo e stralcio non si perfeziona.

Tutte le somme di denaro ricevute oltre la scadenza verranno considerate come un acconto delle somme complessivamente dovute.

Attenzione: “La legge prevede per i debiti oggetto di richiesta di “Saldo e stralcio”, l’impossibilità di richiedere, per lo stesso debito, una nuova rateizzazione.

Nel caso il debito fosse già oggetto di dilazione alla data di scadenza della prima rata del piano, la precedente rateizzazione sarà revocata e non sarà più possibile ottenerne una nuova”.

 

Per maggiori informazioni sul Saldo e Stralcio è possibile visionare l’apposita area sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

 

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