Firenze, 29 Dicembre 2016. Si avvicina la cosiddetta stagione dei saldi ed ecco che in tanti -specialmente i comunicatori mediatici attenti ai propri contratti pubblicitari- ci vogliono far credere che e’ un buon momento per le occasioni, che altrimenti…… Altrimenti cosa? E’ qui il succo del problema… Altrimenti, niente! Perche’ gli sconti che ci dicono esserci in occasione della stagione dei saldi, li troviamo in qualunque altro periodo. Quello dei saldi e’ solo un periodo civetta per cercare di convincerci ad acquistare oggetti e capi d’abbigliamento che possiamo trovare tutto l’anno, a prezzi ugualmente scontati e anche piu’ convenienti, in qualunque negozio o attraverso la Rete.

Periodo civetta al pari di tanti altri volatili che vengono lanciati nel corso dell’anno per indurci a fare acquisti anche quando -magari- non ne abbiamo bisogno: l’occasione -per usare un po’ di modi di dire- non solo fa l’uomo ladro, ma lo fa anche un po’ bischero (1):
“compra ora che altrimenti questa offerta sara’ irripetibile”, e’ il motivo conduttore che ci vogliono istigare in testa, al pari di quelli che ci telefonano a tutte le ore a casa o vengono a bussare ai nostri “usci” per offrirci il contratto del gas, della luce o del telefono da stipulare subito perche’ le offerte sono limitate e scadono -guarda caso- proprio da li’ a poche ore.
Questa si chiama ipocrisia. Collettiva. E quindi anche piu’ dannosa di quella che usiamo ogni volta che facciamo finta -per farci forse meno male- di non comprendere una cosa o di comprenderla in un certo modo. E -si sa- l’essere umano ipocrita e’ piu’ debole, piu’ disponibile e quindi piu’ allocco. Perche’ non giocarci intorno ed indurgli bisogni che non ha, o magari indurglieli anche quando magari avrebbe da pensar a cose piu’ utili nella sua vita, come non accettare supinamente arroganza e stupidita’ del senso comune e del senso di chi ci amministra e del senso di chi ci marcia economicamente su queste ambiguita’?
Continuiamo a farci male? Abbiamo tutti gli strumenti per non farcelo fare.

Se qualcuno ha dei dubbi su questa nostra “filippica” contro il consumismo fine a se stesso e il condizionamento commerciale e mediatico, lo invitiamo, in questi giorni cosiddetti pre-saldi, a farsi un giretto nei negozi che poi praticano questi sconti, e prendere nota dei prezzi di alcuni articoli. Poi, nei giorni fatidici dove tutte le vetrine hanno un cartello con la scritta saldi -magari in piu’ lingue per indurre maggiore attrazione- rifatevi lo stesso giro e vedete cosa e’ successo ai prezzi base su cui sarebbe stato praticato lo sconto: sara’ piu’ alto, si’ che il prezzo scontato esposto per la vendita sara’ grossomodo uguale a quello che c’era prima dell’orgia dell’offerta. Certamente non tutti i negozi saranno cosi’, ma gli altri sicuramente vi avrebbero fatto lo stesso sconto anche prima della partenza del periodo dei saldi.
E -sempre il nostro consiglio al consumatore “distratto”- ricordatevi che i vostri diritti -quelli del codice del consumo- sono sempre gli stessi, anche se vi fanno pagare meno. Uno fra questi e’ il principe: quanto acquistato si puo’ sempre cambiare o avere i soldi indietro, se le sue caratteristiche non rispondono a quanto pubblicizzato o vantato a voce… e questo entro due anni dall’acquisto.

1 – allocuzione fiorentina, sinonimo di tontarello, stupidotto

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori