Non dire: se vivessi in tal maniera potrei fare questo o quest’altro, poiché non metti in atto ciò che il tuo attuale genere di vita già ti consente di fare. Se non ti giovi del tempo che hai a disposizione non ne trarresti maggiore vantaggio neppure se esso fosse dieci volte superiore“, affermava Alexandra David-Néel. Tante, in effetti, sono le volte in cui ci perdiamo in un bicchiere d’acqua.

Alle prese con i vari impegni della vita quotidiana non prestiamo attenzione ai minimi particolari e rischiamo di perdere la possibilità di beneficiare di determinate agevolazioni.

 Ne è un chiaro esempio la rottamazione quater, introdotta per permettere a molti contribuenti che hanno dei debiti pregressi con il Fisco di tirare un sospiro di sollievo. Una forma di aiuto particolarmente importante che vede l’Agenzia delle Entrate ricoprire un ruolo di primo piano. Ecco cosa c’è da sapere.

Definizione agevolata: le scadenze da rispettare

Come si evince dal sito dell’Agenzia delle Entrate, la Definizione agevolata, ovvero la Rottamazione – quater, riguarda i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo compreso dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Le persone interessate a beneficiare di tale opportunità, così come modificato dall’art.4 del DL n. 51/2023, potranno presentare apposita richiesta entro il prossimo 30 giugno 2023, anziché 30 aprile come originariamente stabilito.

Il pagamento potrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2023, anziché 31 luglio 2023. È possibile, in alternativa, richiedere la rateizzazione per massimo 18 rate consecutive, da pagare entro cinque anni. In tal caso le prime due rate avranno scadenza 31 ottobre e 30 novembre 2023. Le restanti rate avranno scadenza il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024.

Rottamazione multe, una posizione di vantaggio per l’Agenzia delle Entrate?

L’Agenzia delle Entrate – Riscossione non è l’unico ente autorizzato a gestire la riscossione dei tributi per conto degli enti pubblici.

Diversi sono i soggetti privati che hanno ottenuto l’appalto per la riscossione da parte dei Comuni o altri Enti. Proprio i soggetti di riscossione privati hanno avuto la facoltà di scegliere se aderire o meno alla rottamazione.

Ebbene, la maggior parte di questi hanno deciso di non aderire e per questo motivo molte persone non possono beneficiare della rottamazione, soprattutto per le multe ricevute. Un aspetto che desta inevitabilmente qualche perplessità, perché in presenza di debiti di importi consistenti potrebbe finire per avere un peso non indifferente sulle tasche dei soggetti interessati. Entrando nei dettagli, come si evince dalla Faq sulla definizione agevolata, non possono beneficiare della Rottamazione – quater:

“i carichi affidati dalle casse/enti previdenziali di diritto privato che non hanno provveduto, entro il 31 gennaio 2023, all’adozione di uno specifico provvedimento volto a ricomprendere gli stessi carichi nell’ambito applicativo della misura agevolativa“.

Per sapere quale siano le casse e gli enti che hanno deciso di aderire alla Definizione agevolata si invita a far riferimento alla Faq numero 2. Grazie a quest’ultima si evince che:

Le casse/enti previdenziali di diritto privato che hanno deliberato entro il 31 gennaio 2023 l’inclusione dei propri carichi nell’ambito applicativo della Definizione agevolata sono:
• CNPA FORENSE – Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza forense
• ENPAB – Ente nazionale di previdenza ed assistenza a favore dei biologi
• CNPR – Cassa Ragionieri
• ENPAV – Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei veterinari
• INPGI “GIOVANNI AMENDOLA” – Istituto nazionale di previdenza ed assistenza dei
giornalisti italiani“.