Tra i temi caldi sul fronte fiscale che il governo Draghi si troverà ad affrontare come prioritari non ci sono solo bonus Covid e tasse. Quali possibilità per chi ha cartelle esattoriali non pagate che ci sia una nuova rottamazione nel 2021? Ecco gli ultimi aggiornamenti realistici su questo punto.

Cartelle esattoriali: notifiche in arrivo

Dal mese prossimo, salvo proroghe, scade la sospensione della riscossione Equitalia. Si stimano circa 50 milioni di notifiche di avvisi di accertamento e pignoramenti pronte a partire.

Il viceministro all’Economia Laura Castelli a questo proposito, onde evitare ingorghi fiscali, da tempo suggerisce di intervenire su tre fronti:

  1. cancellare i ruoli inesigibili perché ormai prescritti (ante 2015);
  2. prevedere agevolazioni straordinarie per nuovi debiti fiscali dal 2021, con un piano di sconti su eventuali interessi e sanzioni;
  3. garantire una rottamazione quater per cartelle inerenti debiti esigibili (2016/2019).

Quest’ultimo punto, in particolare, ha acceso la speranza di chi negli ultimi anni aveva accumulato debiti che di certo non è stato facile saldare nel 2020 vista la grave situazione di crisi causa pandemia che ha coinvolto un po’ tutti i settori di attività.

 

Senza questi tre punti di intervento, famiglie e imprenditori si ritroveranno a dover far fronte a breve ad un accumulo di scadenze fiscali. Ripartiranno quindi dal 1° marzo 2021 le azioni di recupero crediti dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione per i debiti iscritti a ruolo.

Scadenze fiscali, quali pagamenti sospesi riprendono a marco 2021

Alla data del 1° marzo 2021 i contribuenti sono tenuti al pagamento della prima rata della Rottamazione ter relativa all’anno 2021. Ritardi oltre questo termine comporteranno la decadenza dalla Definizione agevolata.
I bollettini si possono scaricare online dal sito delle Entrate, accedendo all’area riservata.
I contribuenti decaduti dalla Rottamazione Ter per il 2019 a seguito di mancato, tardivo o insufficiente pagamento, possono avvalersi delle nuove misure previste nel decreto Rilancio e richiedere una rateizzazione delle somme dovute, presentando apposita domanda.
Lo stesso dicasi per chi è decaduto dalla prima Rottamazione e Rottamazione bis.