Dalle ultime riunioni del Governo, sembrerebbe che i debiti interessati dalla nuova pace fiscale siano quelli affidati per il recupero all’Ex Equitalia fino al 31 dicembre 2015. La Pace fiscale si dovrebbe articolare in 3 interventi: stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro, saldo e stralcio per quelle fino a 3.000 euro e rottamazione cartelle per quelle di importo superiore.  Detto ciò, anche se ancora non si conosce nello specifico il contenuto della nuova pace fiscale, è lecito chiedersi se, la rottamazione delle cartelle riguarderà anche i debiti per i quali il contribuente ha già una dilazione in corso e dunque sta pagando mese per mese il proprio debito con il Fisco o con altra amministrazione.

Ebbene, con molta probabilità, il Governo replicherà le indicazioni operative già previste per le precedenti rottamazioni. Vediamo quali sono le conseguenze della rottamazione delle cartelle per chi ha già delle rate in corso.

La nuova pace fiscale

Il Governo ormai ha deciso, la nuova pace fiscale si farà. La discussione è ancora aperta sui debiti ossia sul riferimento temporale rispetto al quale sarà possibile rottamare le cartelle. In particolare, dalle ultime riunioni del Governo, sembrerebbe che i debiti interessati dalla nuova pace fiscale siano quelli affidati per il recupero all’Ex Equitalia fino al 31 dicembre 2015; si era parlato inizialmente di arrivare al 31 dicembre 2017 e poi ancora di allargare la pace fiscale fino ai debiti rilevati al 31 dicembre 2021. Tuttavia, sembrerebbe che il Governo sia orientato a mettere il segno sulla casella del 31 dicembre 2015. Se così fosse, si potrebbe parlare un pò di delusione per i contribuenti che si aspettavano una pace fiscale molto più vantaggiosa.

A ogni modo, sono confermate le linee di intervento della pace fiscale ossia: annullamento delle cartelle fino a 1.000 euro (il contribuente non versa nulla); saldo e stralcio delle cartelle fino a 3.000 euro (si paga solo una piccola percentuale del totale), rottamazione cartelle fino a 3.000 euro, in tale ultimo caso, c’è un prospetto utile a calcolare l’effettivo risparmio.

Rottamazione cartelle. Anche con rate in corso

In premessa ci siamo chiesti quali siano gli effetti dell’adesione alla rottamazione per chi ha già una rateazione in corso per i debiti oggetto di definizione agevolata.

Ebbene, chi ha già delle rate in corso, per i debiti oggetto di rateazione, potrà aderire alla rottamazione delle cartelle. Come avvenuto per le precedenti rottamazioni, potrebbe essere richiesto al contribuente di essere in regola con le rate in scadenza entro una certa data. Gli importi già pagati non saranno oggetto di restituzione, il risparmio generato dall’adesione alla nuova rottamazione delle cartelle, sarà legato solo alle rate residue ossia al debito che è rimasto da pagare.

Naturalmente chi invece è già decaduto dal piano di dilazione perché non ha pagato, potrà accedere alla rottamazione senza particolari vincoli.