In questo clima di incertezza per il Governo il reddito di cittadinanza si trova nell’occhio del ciclone. Conte ha subordinato la fiducia all’esecutivo anche alla difesa di questa misura di sostegno; nel frattempo, in direzione diametralmente opposta, la Lega cavalca l’onda di chi vuole abolirlo. Come ogni anno, ad inizio estate, sono molte le voci che si alzano contro il rdc “colpevole” della mancanza di personale stagionale.

Rispondendo a questa domanda è possibile abolire proprio il reddito di cittadinanza.

Ecco il referendum che mette in discussione i pagamenti.

Rispondi a questa domanda se vuoi abolire il reddito di cittadinanza: ecco il referendum proposto da Renzi

Abbiamo già avuto modo di vedere se il reddito di cittadinanza scoraggia la ricerca di lavoro. Tale sussidio, d’altronde, come già detto, finisce spesso al centro delle critiche in quanto considerato come un deterrente al lavoro. In particolare sono in molti a credere che a causa di tale misura in molti preferiscano restare a casa in attesa della ricarica ogni giorno 27 del mese, anziché cercare un impiego.

Proprio in tale ambito, pertanto, non passa inosservata la decisione del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, di indire un referendum. A tal proposito lo stesso ex presidente del Consiglio, nel corso dell’assemblea del suo partito, ha dichiarato:

La cultura grillina, unita a quella della sinistra radicale, ha trasformato la questione del lavoro in assistenzialismo. Noi siamo il partito del lavoro in Italia, che vuole un lavoro pagato meglio: per questo martedì 19 luglio, alle 10 saremo in Cassazione per depositare il quesito referendario per l’abolizione del reddito di cittadinanza“.

Referendum per l’abolizione del sussidio: pareri discordanti

Dichiarazioni che non sono passate di certo inosservate. Ma non solo, che di certo non sono state gradite dal Movimento 5 Stelle. Proprio quest’ultimo, d’altronde, ha fatto di tale misura il suo cavallo di battaglia.

Ma non solo, non manca poi chi, anziché abolirlo, desidera solamente modificarlo.

Tra questi, ad esempio, il presidente della Regione Emilia – Romagna, Stefano Bonaccini. A tal proposito, infatti, ha sottolineato come il reddito di cittadinanza doveva servire per “far entrare o rientrare nel mercato del lavoro le persone”. Un obiettivo purtroppo mancato. Per questo motivo “va cambiato perché il lavoro prima di tutto è dignità“.

Dal suo canto, invece, Marta Collot, portavoce di Potere al Popolo, ha voluto rimarcare come “senza di esso avremmo almeno un milione di poveri in più, nonostante il miglioramento che la misura necessita”. Diversi, quindi, come è facile notare, sono i pareri in merito.

Proprio il referendum, pertanto, potrebbe dare modo ai cittadini di prendere posizione in merito ad una delle misure più discusse degli ultimi anni. Ma non solo, poter così finalmente decidere se abolirlo oppure proseguire per questa strada.