Il riscatto laurea non vale solo per il massimo titolo di studio accademico. La legge consenti di riscattare contributi per anni di studi superiori che riguardano altri titoli post diploma, Molti non lo sanno, ma è bene conoscere quali sono esattamente questi titoli.

Oltre a ciò, si possono riscattare anche periodi di studio universitario conseguiti all’estero. Importante è che la laurea sia formalmente riconosciuta in Italia e abbia valore legale. In particolare sono riscattabili le lauree conseguite in uno Stato estero aderente alla convenzione di Lisbona dell’11 aprile 1997.

Riscatto laurea, cosa si può riscattare

Ma esattamente quali contributi possono essere riscattati col “riscatto laurea”? A parte gli anni di studi universitari previsti dall’ordinamento italiano, da quattro a sei anni, possono essere riscattati anche i seguenti diplomi:

  • universitaridi durata non inferiore a due anni e non superiore a tre;
  • di specializzazioneche si conseguono successivamente alla laurea;
  • dottorati di ricercai cui corsi sono regolamentati per durata dalla legge;
  • titoli accademiciquali la laurea triennale (laurea breve).

A parte i titoli di studio rilasciati dalle università, sono ammessi al riscatto anche i diplomi conseguiti a seguito di frequenza presso Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM). In particolare con riferimento ai nuovi corsi attivati a decorrere dall’anno accademico 2005/2006, che portano al conseguimento del diploma accademico di primo e secondo livello, del diploma di specializzazione e del diploma di formazione alla ricerca.

Modalità di calcolo e agevilazioni

Il riscatto di laurea prevede la possibilità riscattare fino a 5 anni di studi universitari (6 anni per la facoltà di medicina). Il diritto sorge con il conseguimento del diploma di laurea e successivamente a domanda dell’interessato.

Grazie a questa agevolazione si può raggiungere il traguardo della pensione in anticipo, in relazione alla durata degli studi. Bisognerà però pagare un importo per il riscatto che si può portare in detrazione o deduzione ai fini Irpef.

Il calcolo è spesso oneroso e viene fatto sulla base delle retribuzioni percepite dal lavoratore al momento della richiesta di riscatto. Conteggi che sono poi incrementati in base al periodo da riscattare, alla rivalutazione e agli interessi da corrispondere.

Dal 2019 esiste anche la possibilità di riscatto laurea agevolato che permette di spendere meno rispetto a quello ordinario. Unica condizione è che la futura pensione sarà calcolata interamente con il sistema contributivo. Il costo per il 2023 è di 5.360 euro ogni 52 settimane che può essere pagato anche a rate mensili in 10 anni senza interessi.