Andare in pensione prima è possibile. Lo è grazie al c.d. riscatto della laurea. Uno strumento che permette di trasformare gli anni di studi all’università in anni contributivi validi ai fini dei requisiti per la pensione.

Si pensi a chi per andare in pensione ha necessità di 41 anni di anzianità contributiva ma questi ne ha solo 38. Laddove questo lavoratore abbia conseguito gli studi universitari con un percorso di 4 anni, potrebbe riscattarli. Quindi, in definitiva, dopo il riscatto, gli anni di contributi validi da 38 diventano 42.

Si tratta però di una operazione che non è gratuita. Per il riscatto della laurea, infatti, bisogna presentare domanda all’INPS e pagare il contributo volontario liquidato dallo stesso istituto.

Si tenga, inoltre, presente che si possono riscattare solo gli anni di durata legale del corso universitario. Questo significa che non si possono riscattare gli anni di iscrizione fuori corso.

Il simulatore riscatto della laurea (aggiornamento)

Ma quanto è conveniente fare il riscatto della laurea? Quanto inciderà sulla pensione futura? Quale sarà il costo che bisogna sostenere?

A queste domande è possibile rispondere in modo semplice e immediato grazie al simulatore per il riscatto della laurea messo a disposizione dall’INPS sul proprio sito istituzionale. Ed è di qualche giorno fa il Messaggio n. 4681 del 30 dicembre 2022, con cui l’istituto ha comunicato il rilascio di una nuova versione aggiornata.

L’INPS, in dettaglio, fa sapere che nella nuova versione

  • è integrato anche il calcolo del riscatto con il criterio della riserva matematica per i soggetti che hanno periodi di riscatto e/o lavorativi collocati nel sistema di calcolo retributivo della futura pensione. Si tratta degli assicurati con periodi lavorativi e/o da riscatto anteriori al 1996 o, se in possesso di 18 anni di anzianità al 1996, anteriori al 2012;
  • è inserita la possibilità di valutare gli effetti di un eventuale passaggio al sistema contributivo rispetto al calcolo del riscatto.

Funzionalità e vantaggi del simulatore

Nel messaggio, l’INPS ricorda anche quali sono le funzionalità ed i vantaggi nell’utilizzare il simulatore per il riscatto della laurea.

Il servizio interattivo, a fronte di pochi passaggi fornisce informazioni (sulla base del quadro normativo vigente):

  • sulle varie tipologie di riscatto di laurea disponibili per i vari segmenti di utenza (agevolato, inoccupato, ordinario);
  • sui possibili vantaggi fiscali derivanti dal pagamento dell’onere (il premio pagato per il riscatto laurea si può scaricare nella dichiarazione dei redditi);
  • sul costo del riscatto e la sua rateizzazione;
  • sulla decorrenza della pensione (con e senza riscatto);
  • sul beneficio pensionistico stimato conseguente al pagamento dell’onere.

L’utente, ai fini dell’utilizzo del simulatore, inserisce i dati richiesti in modo del tutto anonimo. Infatti, non è assolutamente richiesto di autenticarsi con credenziali. Sarà sufficiente rispondere a una serie di quesiti che appaiono via via sulla schermata del simulatore stesso, come ad esempio:

  • Qual è la durata del corso universitario di studi?;
  • Quando ti sei iscritto al corso di studi?;
  • Data di nascita;
  • Genere;
  • Sei già un lavoratore?;
  • Qual è la data del tuo primo contributo (obbligatorio, figurativo o da riscatto) già accreditato sulla tua posizione assicurativa?;
  • ecc.

I risultati che si ottengono dalla simulazione devono, in ogni caso, essere considerati puramente indicativi e orientativi.

Trovi qui l’accesso al simulatore INPS per il riscatto della laurea.