Con il riscatto degli anni di laurea è possibile riscattare i contributi dei corsi universitari e farli valere come contributi utili ai fini pensionistici. Per poter riscattare gli anni di studio, in ogni caso, è necessario aver conseguito il titolo di studio.

Il riscatto degli anni di laurea è totalmente a pagamento ed è anche molto oneroso anche se poi, di fatto, lo strumento permette di accedere prima alla pensione sia di vecchiaia che anticipata.

Anche se alcune voci hanno fatto intendere che con il cumulo gratuito dei contributi introdotto con la Legge di Bilancio 2017 sia possibile riscattare gli anni di studio gratuitamente, è bene non confondere il riscatto con la ricongiunzione, due istituti profondamente diversi.

Il riscatto, infatti, permette di accreditare onerosamente tutti i periodi in cui l’interessato non ha versto contributi (anni di studio, aspettativa non retribuita). La ricongiunzione, invece, permette di riunire in un’unica gestione contributi versati in casse diverse.

Il cumulo gratuito dei contributi permette, quindi, di sommare gratuitamente i contributi versati in gestioni diverse. Possono essere riuniti  anche i contributi da riscatto (come quelli di laurea ad esempio) per farli valere al diritto alla pensione, ma non possono essere sommati periodi non coperti da contribuzione.

Il cumulo gratuito, quindi, va a sostituire la ricongiunzione ma non il riscatto: i periodi cumulabili sono solo quelli effettivamente versati e non quelli che potrebbero essere riscattati.

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