Preg.ma Dott.ssa Del Pidio,

ho avuto modo di leggere il suo intervento relativo al termine d’inizio delle istanze rivolte all’Inps e, in tal senso, Le chiedo un suo commento circa quanto di seguito riportato.

Il 26 Settembre 2018, quando ancora la c.d. quota 100 navigava in alto mare, ho richiesto all’Inps di Perugia la simulazione circa il costo riscatto laurea dal sottoscritto conseguita nel 1982. In pari data, l’Inps mi ha inviato il conteggio richiesto significando che lo stesso non aveva valore impegnativo per l’Ente.

Dato che il “conto” rappresentatomi era più o meno in linea con le mie aspettative, in data 01/10/2018 ho richiesto l’estratto conto certificativo all’INPS e, in data 12.10.2018 ho ricevuto il citato estratto conto.

Sulla scorta di quanto sopra indicato, il 20.12.2018, tramite CAF ho presentato istanza di riscatto laurea all’Inps di Perugia; nella mia posizione previdenziale, cui accedo tramite Pin Inps dispositivo, è chiaramente indicato il numero Domus sia la data inizio che la data di ricevimento richiesta, entrambe al 20.12.2018.

Il 16 e 23 Gennaio 2019 contatto il numero verde Inps e mi viene risposto genericamente che la pratica è in lavorazione così che il 29 Gennaio tramite Inps risponde chiedo chiarimenti circa la definizione della mia istanza: il 30 Gennaio Inps risponde mi comunica che la mia pratica verrà lavorata con decorrenza 01 Gennaio 2019.

In risposta il 30 Gennaio chiedo, sempre tramite Inps risponde, di indicarmi qual è la normativa e/o la Circolare INPS che indica la posticipazione della mia pratica al 01/2019 e di conseguenza i relativi conteggi a quella data anziché alla data del 20.12.2018. Dall’Inps mi viene confermata la data 20.12.2018 e con un generico “la normativa prevede la decorrenza del calcolo di riscatto dal mese successivo la presentazione, quindi nel suo caso 01.2019”.

Il 31, ossia oggi, reitero allora la richiesta all’Inps tramite Inps risponde e, significando l’importo della simulazione del 26.09.2018, pongo un quesito molto semplice: …quindi, stante la Vs risposta sopra indicata se confermata la mia domanda al 20.12.2018, l’eventuale riscatto mi verrà accreditato con decorrenza effettiva la dicembre 2018 o nel 2019? Per tutta risposta Inps risponde mi comunica che “la normativa prevede la decorrenza del calcolo di riscatto dal mese successivo la presentazione, quindi nel suo caso 01.2019”.

Sottopongo allora a Inps risponde quanto segue: “Avendo già ampiamente richiesto delucidazioni circa la mia richiesta di riscatto laurea presentata il 20.12.2018 e riconosciuta da Codesta Inps a quella data, ad oggi non mi è stato fornito da parte dell’Inps alcun riferimento normativo come dal sottoscritto richiesto in merito all’istanza da me presentata se non un generico “la normativa prevede la decorrenza del calcolo di riscatto dal mese successivo la presentazione, quindi nel suo caso 01.2019. Non essendo quindi chiaro se la suddetta decorrenza si riferisca solo al quantum debeatur piuttosto che, una volta stabilito e pagato, all’accredito effettivo al 20.12.2018, Vi richiedo pertanto di specificarmi e indicarmi la norma e/o il regolamento di riferimento che supporta le Vs risposte”.

Premesso che già in altra occasione ebbi soddisfazione dall’Inps (mi avevano richiesto due volte lo stesso pagamento. Mio ricorso al Giudice del lavoro e condanna dell’Inps al risarcimento e alle spese di giudizio) le risposte fornite sono a dir poco modello otto settembre: la decorrenza del calcolo relativa al quantum debeatur è quindi una procedura a se stante? Se poi accettato e pagato, dovrà essere “retroattivo” , quindi al 20.12.2018 come riconosciuto dalla stessa Inps o varrà esclusivamente per il 2019?

Per quanto abbia cercato le circolari Inps in merito NON chiariscono il punto, ma resta il fatto che il futuro conteggio di riscatto (non ultimo che la Direzione centrale Inps non ha fornito ancora l’aggiornamento dei nuovi coefficienti, ragion per cui al 31.01.2019 non è dato sapere su quale base verrà calcolato il valore del riscatto laurea richiesto ) potrebbe indurmi a pagare l’importo che mi verrà richiesto e se questo varrà dal dicembre 2018 potrò presentare immediatamente l’istanza per quota 100, diversamente dovrei rientrare nel secondo o terzo scaglione.

Grato per l’attenzione, Vorrà gradire i miei più distinti saluti.

Riscatto laurea e accredito contributi

Nella sua mail non riesco a capire se vuol sapere la data su cui saranno calcolati i pagamenti (decorrenza del calcolo) o la collocazione temporale dei periodi riscattati.

Son due cose diverse e per questo procederò ad illustrare entrambe le cose.

La decorrenza del calcolo di riscatto, come le ha illustrato l’INPS, è al mese successivo a quello di presentazione della domanda.

I calcoli dell’onere da pagare saranno, quindi, effettuati sui requisiti presenti al momento della domanda (al mese successivo) e questo tranquillizza quanti, pur avendo presentato domanda di riscatto non hanno ricevuto risposta dall’Inps per anni.

Per quanto riguarda la collazione temporale dei contributi i periodi riscattati si collocheranno temporalmente nel periodo in cui si sono effettuati gli studi (nel suo caso, quindi,  prima del 1982). Si tratta, appunto, di un riscatto e non di versamenti volontari, a seguito del pagamento dell’onere, i contributi sono da considerare come tempestivamente versati e si collocano nel periodo ai quali si riferiscono anche se il pagamento viene effettuato in epoca successiva.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”