Si torna a discutere di tutela della privacy su Facebook. Altroconsumo ha proposto una class action contro il colosso dei Social Network. La richiesta è di riconoscere agli utenti che chiedono il risarcimento dei danni, fino a 285 euro per ogni anno di iscrizione. Come partecipare?

Ogni Like di Facebook ti spia

Tutti in fondo sappiamo che quando usiamo i social network rinunciamo ad una parte della nostra privacy. Ma lo scenario descritto dall’Associazione a tutela dei consumatori potrebbe sembrare inquietante.

Si legge nel comunicato che invita ad aderire alla class action contro Facebook: “Sai che ogni volta che metti un “like” su un post o inizi a seguire una pagina Facebook, il buon vecchio Mark raccoglie dati sul tuo conto? E sei davvero certo di sapere che uso ne fa e dove finiscono questi dati?”

Quali sono le possibilità di vincere la causa contro Facebook? Non siamo burattini

Che quello descritto da Altroconsumo non sia uno scenario irreale sarebbe confermato anche dalle scuse che l’azienda ha fatto agli utenti per l’uso improprio di alcuni dati. Scusa che non bastano all’associazione che, “assieme alle associazioni di consumatori di Belgio, Spagna e Portogallo, ha deciso di avviare una class action contro Facebook, per chiedere che i consumatori europei vengano risarciti, che vengano correttamente informati sull’uso che viene fatto dei loro dati e che possano scegliere consapevolmente in qualsiasi momento quali di questi condividere”.

Anche Facebook ammette che “le informazioni personali degli utenti sono state condivise in modo improprio“. Ma al momento da Zuckerberg sono arrivate ai consumatori soltanto le sue scuse. Noi però non siamo i suoi burattini.

Fino a 285 euro per ogni anno di iscrizione a Facebook

Le scuse quindi non bastano. Ma come si è arrivati a quantificare il risarcimento dei danni? La stima si basa sui vantaggi commerciali che Facebook avrebbe ottenuto dall’uso improprio dei dati degli utenti, in violazione delle norme sulla privacy.

Il conteggio porta a un risarcimento di 285 euro per ogni anno di iscrizione al social (che include il valore economico dei dati e i danni morali).

Chiunque abbia un account Facebook, sottolinea l’associazione, può partecipare alla class action.

Di seguito il link in cui inserire alcuni dati.

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