Il contratto di locazione di un appartamento molte volte è intestato a due persone che convivono per cui ci si chiede cosa succede nel caso in cui la detrazione non trova spazio nell’imposta lorda di uno dei due. Ecco allora le info riguardanti la ripartizione della detrazione quando uno dei due conduttori è incapiente.

Ripartizione della detrazione quando uno dei due conduttori è incapiente

Secondo quanto afferma la legge 431/1998 per tutti i contratti di locazione di immobili che sono adibiti ad abitazione principale (stipulati e rinnovati) spetta al locatario una detrazione di 300 euro qualora il reddito complessivo non vada oltre i 15.493,71 euro annui e di 150 euro se il reddito complessivo si attesti tra i 15.493,71 e i  30.987, 41 euro.

Qualora si dovesse superare quest’ultima soglia, però, non vi sarà alcuna detrazione.

Uno dei due conduttori del contratto di locazione è incapiente, l’altro potrà usufruire della detrazione per intero?

Ricordiamo che lo sconto dell’imposta verrà calcolato in base ai giorni nei quali l’immobile sarà adibito esclusivamente ad abitazione principale e che esso dovrà essere diviso tra i conduttori. Qualora la detrazione (della quale si ha diritto) sia di un importo superiore all’imposta lorda decurtata delle detrazioni previste dagli articoli dodici e tredici del Tuir allora si avrà un credito di ammontare che sarà uguale alla quota di detrazione che non ha trovato spazio nella succitata imposta.

Quindi, qualora il contratto di affitto sia stato stipulato da due distinti conduttori ma uno solo dei due sarà capiente, purtroppo quest’ultimo non potrà beneficiare per intero della detrazione. Al conduttore incapiente, però, sarà comunque attribuita la quota di competenza secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale dell’11 febbraio 2008. Per altre info, leggete anche: detrazione affitto 2016, come funziona e detrazione affitto universitari (quanto e a chi spetta).