Molte le indecisioni sulle pensioni anticipate Opzione donna e Quota 100, su cosa conviene e se chi ha già aderito all’Opzione donna avendo maturato i requisiti per Quota 100, può effettuare il passaggio. Analizziamo cosa prevede la normativa in vigore, rispondendo ad un quesito di una nostra lettrice.

Pensione Opzione donna 2019: il quesito

Lavoro in un Ente Pubblico ed ho già fatto domanda per andare in pensione con opzione donna  rimettendoci il 30 per cento. Ora il sindacato scrive che è passata la legge quota 100 fino al 2021 e qui avrei un calcolo misto e prenderei qualcosa in più. Compio 61 anni a ottobre ed ho 40 di contributi a dicembre. Ho già firmato e dovrei andare in pensione dal 1 di giugno sono ancora in tempo per ritirare la mia richiesta? Sono stata precipitosa perché non ero convinta che sarebbe passata quota 100 con i paletti che hanno messo la tabella era per il 2019 età 62 contributi 38 per il 2020 età 63 contributo 37 e via dicendo ora rimangono 62 di età e 40 di contributi per tutto il triennio 2019-2020?

Pensione Opzione donna: requisiti

La pensione anticipata Opzione donna secondo l’articolo 1, comma 9 della Legge n.

243/2004, prorogata per l’anno 2019 con i seguenti requisiti 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 59 anni di età per le lavoratrici autonome, con 35 anni di contributi. Entrambi i requisiti devono essere stati maturati entro il 31 dicembre 2018.

Rinuncia Opzione donna per aderire alla Quota 100

Se l’Opzione donna viene esercitata al momento del pensionamento, è irrevocabile. Quindi, coloro che hanno già ottenuto la liquidazione della pensione con il sistema contributivo previsto per questa misura, non possono più tornare indietro anche se hanno maturato i requisiti per la pensione Quota 100.

La circolare Inps n. 15/1982 prevede una sola eccezione in tema di rinuncia della domanda di pensione anticipata Opzione donna. Nella circolare viene chiarisce che: “è possibile ritrattare o revocare la istanza di pensionamento fino a quando non è stata ricevuta la formale comunicazione dell’avvenuta liquidazione della pensione.

Quando questo termine è trascorso, la domanda di pensione diviene irrevocabile.

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