Rimborso Irpef. Tutto su come fare domanda

Rimborso Irpef dal modello 730? Ecco come fare domanda e come si riceve l’accredito delle somme pagate in eccedenza. Il contribuente è sempre chiamato ad effettuare pagamenti delle tasse. In alcuni casi però può accadere che paga di più di quello dovuto. Si parla in tal caso di rimborsi. Soffermiamoci in particolare sul rimborso Irpef, come chiederlo, entro quanto tempo e tutte le altre domande che può farsi il contribuente alle prese con la domanda di rimborso Irpef.

 Rimborso Irpef 730 o Unico?

 Innanzitutto si deve distinguere tra il contribuente che utilizza il modello Unico e quelle che utilizza il modello 730. Nel primo caso, quando si utilizza il modello Unico, il contribuente deve espressamente indicare nel quadro RX di voler ricevere il rimborso del credito e dopo gli opportuni controlli, la somma è rimborsata dall’Agenzia delle Entrate. Per chi invece utilizza il modello 730, si può ottenere il rimborso Irpef direttamente dal datore di lavoro o ente pensionistico con la busta paga o la pensione. Quindi Irpef 730? Rimborso direttamente dal proprio datore/ente pensionistico.

Domanda rimborso Irpef

La domanda di rimborso Irpef  deve essere presentata entro un determinato termine a pena di decadenza, ossia entro 48 mesi dal versamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche in eccedenza, per cui si chiedono i rimborsi Irpef. Dal punto di vista prettamente pratico, la domanda di rimborso Irpef si presenta, in carta semplice, all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente in base al domicilio fiscale del contribuente al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi da cui genera il rimborso Irpef e deve contenere i motivi in base ai quali si ritiene di aver diritto al rimborso. Alla domanda vanno allegate le distinte dei versamenti eseguiti o le certificazioni delle ritenute subite.

 

Di seguito potete trovare un modello di domanda rimborso Irpef:

Istanza rimborso Irpef

 

 Dopo la presentazione della domanda di rimborso Irpef, possono verificarsi tre ipotesi:

  1. la domanda è accolta
  2. la domanda è respinta (in questo caso, il contribuente può presentare ricorso alla competente Commissione tributaria provinciale entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento di rigetto)
  3. l’ufficio non risponde (in questo caso, la domanda di rimborso deve ritenersi respinta, in quanto vige l’istituto del silenzio-rifiuto. Trascorsi almeno 90 giorni dalla presentazione della domanda ed entro il termine di prescrizione, ordinariamente decennale, l’interessato può ricorrere alla Commissione tributaria).

Rimborso Irpef: come avviene?

 Se la domanda di rimborso Irpef è accolta, spetta all’Agenzia delle Entrate, una volta riconosciuto il diritto ai rimborsi Irpef, disporre la restituzione delle somme secondo le modalità indicate dal contribuente e in base all’importo da pagare. Il rimborso Irpef può avvenire in primo luogo mediante l’accredito sul conto corrente. In tal caso spetta al contribuente fornire all’Agenzia delle Entrate le coordinate del suo conto corrente bancario o postale e il rimborso Irpef, qualunque sia l’importo, viene accreditato su quel conto. In tal caso i dati necessari per erogare i rimborsi Irpef sono: il codice Iban e, per i versamenti internazionali, il codice Bic o Swift. Se non sono state fornite le coordinate del conto corrente bancario o postale, il rimborso viene erogato con modalità diverse a seconda della somma da riscuotere. Così avremo:

–          per gli importi fino a 1.549,37 euro, comprensivi di interessi, il contribuente riceve un invito a presentarsi in un qualsiasi ufficio postale presso il quale, esibendo un documento d’identità, può riscuotere il rimborso in contanti. Chi si presenta in qualità di delegato, insieme alla delega compilata in ogni sua parte, deve esibire anche il documento d’identità del delegante

–          per gli importi oltre 1.549,37 euro e fino a 51.645,69 euro, comprensivi di interessi, al contribuente arriva un invito a comunicare le coordinate del proprio conto corrente, unitamente a un modello da compilare e consegnare, entro il termine indicato, a un ufficio postale.

Se il contribuente non consegna il modello e non fornisce le coordinate del proprio conto, il rimborso viene eseguito con l’emissione di un vaglia della Banca d’Italia

–          per gli importi superiori a 51.645,69 euro, comprensivi di interessi, e per i rimborsi di soli interessi di qualsiasi importo, la restituzione avviene esclusivamente tramite accredito su conto corrente bancario o postale. Pertanto, se il contribuente non fornisce le coordinate, l’Agenzia delle Entrate non può erogare il rimborso.

 

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