Quota 41 nell’ambito della riforma pensioni è improponibile perché costerebbe troppo. Ma se i soldi fossero presi dal reddito di cittadinanza? La Lega spinge per questo escamotage dell’ultima ora affinché si possa superare l’impasse dei finanziamenti.

Il reddito di cittadinanza, del resto, ha i mesi contati. Se non sarà il referendum proposto da Matteo Renzi a toglierlo di mezzo l’anno prossimo, ci penserà il nuovo governo di centro destra. Il M5S, fautore dell’impopolare misura che ha diviso l’Italia, del resto, non ha più i numeri per garantirlo.

Quota 41 per tutti dal 2023

Matteo Salvini, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, è quindi disposto a tutto pur di realizzare Quota 41, cioè quanto promesso in campagna elettorale. Anche ad assecondare i desiderata di Fratelli d’Italia che premono per il ridimensionamento del reddito di cittadinanza. La sua proposta prevede testualmente

un miliardo preso dal reddito di cittadinanza di chi potrebbe lavorare servirà a finanziare nel 2023 quota 102 per le pensioni“.

L’obiettivo, come anticipato giorni fa, è quello di prorogare Quota 102, che scade a fine anno, con alcune modifiche in segno della flessibilità in uscita. Si partirebbe da 61 anni di età con 41 di contributi per salire gradualmente fino a 66 con 36 di contributi. In questo mondo verrebbe rispettata Quota 102, ma in maniera molto flessibile in base ad età e contributi.

Per realizzarlo Salvini è pronto a sospendere per 6 mesi il reddito di cittadinanza a 900 mila percettori che sono in condizioni di lavorare e che già lo percepiscono da diciotto mesi. In questo modo salterebbero fuori i soldi necessari per finanziare la riforma pensioni senza obbligare lo Stato a fare altro deficit.

Dal reddito di cittadinanza i finanziamenti necessari

Il reddito di cittadinanza, del resto, è stato più un fallimento che un successo. Lo dicono i fatti. Non ha avuto il merito di risolvere il problema dell’occupazione perché solo una ristretta percentuale dei beneficiari ha trovato lavoro.

Senza dimenticare che allo scopo sono stati assunti anche i navigator che naturalmente rappresentano un costo aggiuntivo. Tanto vale utilizzare adesso i soldi per Quota 41.

Ma il reddito di cittadinanza ha rappresentato un problema anche per i datori di lavoro che faticano a trovare manodopera stagionale o di bassa manovalanza. Mai come quest’anno c’è stata carenza di baristi, camerieri, animatori, bagnini, ecc.

Figure diventate introvabili proprio a causa del freno rappresentato dal Rdc. Per molti giovani, meglio restare a casa e godersi la rendita di Stato che andare a lavorare per qualche euro in più. E, alla fine, come indicato dall’Istat è anche aumentato.