E’ stato respinto alla Camera l’emendamento presentato dai senatori Pd Nannicini, Laus e Manca per la salvaguardia degli ultimi 6.000 esodati ante-Fornero “sul quale avevamo chiesto trasversalmente a tutte le forze politiche di convergere per l’approvazione”. Dure le parole del Comitato 6000 esodati esclusi che accusa il Governo di riempirsi “la bocca con slogan come ‘non lasceremo nessuno indietro’, non ha giustificazioni di alcun genere per non avere sanato definitivamente questa tragedia che lascia sul lastrico da 8 anni degli onesti cittadini traditi dallo Stato!”.

Le richieste del Comitato Esodati esclusi: inserire la salvaguardia

Alla luce di questa situazione, il Comitato chiede in primis l’inserimento della salvaguardia che li doveva tutalre nella Legge di bilancio, anche perché “si trovano soldi dei contribuenti da riversare in ‘prepensionamenti’ di categorie privilegiate di lavoratori in attività – cioè regalie a clientele elettoralmente più appetibili, come un’ennesima volta nel pozzo nero dell’Alitalia”. Gli esodati ricordano anche le tante parole e le promesse spese da importanti esponenti politici in favore della loro salvaguardia, che non si sono però trasformate in fatti concreti. Il comitato si chiede anche dove siano finiti i sindacati e il Presidente della Repubblica cui avevano rivolto un appello. “Qualcuno di noi deve darsi fuoco davanti a Montecitorio perché ci si accorga della nostra esistenza?”. Queste le amare dichiarazioni che si leggono nel comunicato stampa e che si conclude con la seguente riflessione e promessa: “non ci zittiremo e non arretreremo di un passo perché dietro di noi c’è solo il baratro in cui questi ultimi governi cercano di sospingerci per far sparire anche solo la memoria della nostra esistenza!”.