Riforma pensioni 2017: arriva un freno dell’uscita a 67 anni. Il Governo Gentiloni avrebbe deciso di continuare con le misure contenute nella Riforma Fornero.

Ricordiamo che la Riforma Fornero, modificata molte volte dalla sua attuazione, ha cambiato radicalmente il sistema previdenziale italiano.

Nell’anno 2019 i lavoratori si vedranno aumentare di ulteriori 5 mesi il requisito di età anagrafica, richiesto per poter accedere alla pensione di vecchiaia, che passerà da 66 anni e 7 mesi attuali a 67 anni.

Il blocco arriva anche dalla Corte dei Conti,  ferma sulla posizione e invita a confermare i caratteri strutturali della Riforma Fornero, a partire dai meccanismi di adeguamento automatico dei requisiti anagrafici di accesso alla evoluzione della speranza di vita e la revisione dei coefficienti di trasformazione.

Anche Banca d’Italia è favorevole alla Riforma Fornero, secondo la quale bisogna garantire attuazione sulle riforme approvate senza tornare indietro. Un passo indietro esporrebbe tutto il comparto a rischi di sostenibilità.

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Riforma pensioni 2017:la Proposta dei sindacati

I sindacati, Cgil, Cisl e Uil,  avevano presentato alla presidenza del Consiglio la loro proposta unitaria per apportare modifiche alla legge Fornero in tema di Riforma pensioni 2017. Sono  11 punti contenuti nella proposta che hanno lo scopo di superare le rigidità imposte dalla legge Fornero e rendere quindi più equo il sistema previdenziale favorendo, al tempo stesso, il turn over generazionale.

Dalle ultime indiscrezioni, che arrivano dal Governo, volto a continuare con la Riforma Fornero sembra che le proposte non sono state ascoltate.

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