La riforma della PA incide in modo sostanziale sull’organizzazione della sicurezza pubblica e delle Forze dell’Ordine. Alcuni corpi vengono drasticamente stravolti in questa riorganizzazione del personale contenuta nel ddl Madia. L’idea è quella di tagliare le spese rendendo più omogenea l’organizzazione attraverso l’accorpamento del personale in servizio e la riduzione dei corpi nazionali passano quindi dai cinque attuali (facenti capo a tre Ministeri diversi) a quattro. Ma non mancano le polemiche.

Riforma PA: militarizzare il Corpo Forestale

La novità più dibattuta della riforma della PA per quanto riguarda l’assetto delle Forze dell’Ordine riguarda l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato in un’altra forza armata, verosimilmente i Carabinieri per i reati ambientali e i Vigili del fuoco limitatamente alle operazioni anti-incendio.

  Non mancano le reazioni di fronte ad una simile decisione che di fatto va a colpire un corpo addetto a competenze cruciali e delicate come la tutela dai reati ambientali, del patrimonio boschivo e degli animali, la lotta all’abusivismo, il rispetto della convenzione Cites per la tutela delle specie protette, le indagini sugli incendi boschivi etc.; basti pensare agli interventi critici come quelli nella Terra dei Fuochi.

Polizia in città e Carabinieri nelle campagne?

Riusciranno i Carabinieri a compensare la chiusura del Corpo Forestale, considerando che sono previsti tagli e riorganizzazione delle competenze. I carabinieri sarebbero addetti alle zone extraurbane. Questo comporterà anche uno spostamento delle caserme in immobili demaniali per risparmiare sui costi di affitto. La Polizia dal canto suo perderà il pattugliamento in mare, che diventerà prerogativa esclusiva della Guardia di Finanza. I poliziotti saranno invece più massicciamente presenti nei posti di blocco urbani.

Abolizione della Forestale: che fine faranno le divise?

Esiste peraltro una questione non a tutti nota, quella della cd “guerra delle divise”, nata nel lontano 2004 tra Guardia di Finanza e Corpo Forestale.

Le Fiamme Gialle avevano reclamato l’eccessiva similitudine tra la loro e quelle dei forestali. Ne è scaturita una lunga e dispendiosa battaglia legale che alla fine, incurante dei numeri (circa 64 mila finanzieri contro 8 mila forestali effettivi in Italia) ha dato ragione ai secondi, per una questione di primogenitura, mandando al macero le divise delle Fiamme Gialle. Da questo punto di vista la chiusura del Corpo Forestale per spending review potrebbe lasciare quantomeno perplessi considerando che il ricambio delle dotazioni della Guardia di Finanza, non solo divise ma anche mezzi di trasporto etc, si è concluso solo nel 2011.

Numero unico per le emergenze: resta attivo solo il 112

Per quanto riguarda le chiamate di emergenza l’idea contenuta nella riforma PA  è quella di far confluire tutte le richieste su una linea unica. Resterà solo il 112 su tutto il territorio nazionale. Addio al 118, al 113 e al 115. Con l’istituzione del numero unico per le emergenze anche l’Italia si allinea all’Unione Europea.