La riforma Irpef al vaglio per il 2021 passa anche per l’esenzione dal pagamento delle tasse per chi vive con il reddito minimo.

 

Dunque le fasce più povere della popolazione potrebbero non dover pagare più le tasse. Questo il pilastro della proposta firmata dal direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. Ecco in estrema sintesi quali sarebbero i punti salienti della riforma fiscale 2021:

  1. esenzione tasse per i redditi più bassi;
  2. riduzione delle aliquote medie;
  3. semplificazione fiscale e trasparenza sulle scadenze.

Dunque le fasce di reddito più basse trarranno vantaggio dalla riforma Irpef. Al contrario per altre categorie, come avevamo visto, le tasse per il 2021 potrebbero aumentare.

Nuove aliquote Irpef: chi non pagherebbe le tasse

Ma veniamo all’aspetto pratico che probabilmente è quello che interessa maggiormente anche i meno esperti in ambito fiscale.

In base alle anticipazioni la soluzione per alleggerire il preso fiscale potrebbe essere quella di esonerare chi percepisce il reddito minimo.

Il riconoscimento del reddito minimo dipenderebbe dal nucleo familiare e potrebbe essere collegato ai requisiti previsti per l’assegno unico che sarà operativo da luglio in sostituzione dei vari bonus nascita attualmente previsti. In altre parole dalla base imponibile di un nucleo familiare andrebbe sottratta la quota considerata necessaria (in rapporto al numero di componenti) per la sussistenza e i bisogni primari.

 

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