Per la riforma delle pensioni dal 2023, tra l’incontro tecnico e la successiva verifica politica, ora si entra davvero nel vivo. L’incontro del 7 febbraio scorso, che non si è tenuto a causa della necessità di un nuovo passaggio tecnico, è stato infatti riprogrammato.

Precisamente, per la riforma delle pensioni, il Governo italiano ed i Sindacati si incontreranno alle ore 18 di martedì 15 febbraio del 2022. Con da una parte del tavolo i rappresentanti del Governo, con a capo il presidente del Consiglio Mario Draghi.

E dall’altro i rappresentanti dei Sindacati di Cgil, Cisl e Uil.

Riforma delle pensioni nel 2023 tra incontro tecnico e verifica politica. Ecco quali sono le date e le tappe chiave

Nel dettaglio, l’incontro tecnico del 15/2 sulla riforma delle pensioni è incentrato sulla flessibilità in uscita. Tema che rientra in uno dei tre tavoli di confronto che il Governo italiano ha istituito proprio per dialogare con i Sindacati.

Dopodiché l’incontro politico sulla riforma delle pensioni, salvo nuove fasi di stallo, dovrebbe essere fissato già entro la fine della corrente settimana. E comunque, stando a quanto dichiarato dal premier Mario Draghi nelle scorse settimane, il tavolo di confronto con i Sindacati proseguirà fino al mese di marzo del 2022.

Quali sono le tappe chiave per la revisione strutturale della previdenza pubblica

Per la riforma delle pensioni dal 2023, e quindi per la revisione strutturale della previdenza pubblica, le tappe chiave sono legate ad un accordo su tutti i tre i tavoli tematici. Ovverosia, sulla flessibilità in uscita e sulla pensione dei giovani e delle donne. Ma anche sulla previdenza complementare con il possibile ritorno del silenzio-assenso per il TFR. Così come è riportato in questo articolo. Dato che in futuro la pensione integrativa sarà la chiave. Rispetto ad un importo delle pensioni INPS che tenderà mediamente ad essere sempre più basso.