Riforma catasto, il nuovo piano previsto nel DEF 2017 (Documento di Economia e Finanza). La Riforma catasto dovrà aggiornare le rendite catastali degli immobili, non più a metri quadri ma in base ai vani. Gli immobili saranno raggruppati in due tipologie e non in categorie e classi.

Riforma catasto: immobili suddivisi in due tipologie

Le due tipologie di fabbricati sono: quelli ordinari e quelli speciali.
Nella tipologia ordinaria rientrano gli appartamenti, e verrebbero inseriti tutti nella categoria ordinaria O/1, invece nella  tipologia speciali verrebbero inseriti ville, immobili signorili e artistici, che avrebbero una regolamentazione diversa.


Inoltre per consentire una valutazione oggettiva, il valore degli immobili potrebbe essere determinato non più dai vani ma dalla superficie. Ad ogni unità sarebbe attribuita una rendita e un valore patrimoniale stimati in base alla zona di appartenenza e alle caratteristiche dell’immobile.
Su questi punti molti i pareri discordanti sull’efficacia della riforma e quanto graverebbe a livello di aumento sulle tasse sui cittadini.

Riforma Catasto: entrerà in vigore nel 2018

La rideterminazione della rendita catastale e della classificazione delle case potrebbe comportare aumenti dell’IMU e penalizzazioni per l’ ISEE, fino a 4 volte dei valori attuali.
L’aggiornamento delle rendite catastali punta ad una maggiore equità ed equilibrio del mercato immobiliare.
La Riforma catasto si tradurrà in un aggravio di costi, penalizzate in modo particolare le seconde case e gli uffici in centro. L’aumento per queste tipologie è circa il doppio dei valori attuali, questo comporta un incremento delle spese e delle imposte sugli immobili, ma anche una forte penalizzazione nei valori dell’ISEE.
La Riforma catasto colpirà in particolare gli immobili ubicati nelle grandi città: Roma Venezia, Milano e Napoli, dove la categoria A/2 aumenterà il suo valore tra il 200% e il 300% del suo valore attuale. Le cose miglioreranno per gli immobili situati in provincia, periferia o lontani dal centro.

Riforma catasto: gratis la consultazione delle visure dell’immobile