La norma è stata inserita all’interno di un più ampio progetto di tutela del lavoro contenuto nel decreto “101 2019” cosiddetto “decreto salva imprese”.

Erano, già da tempo, state presentate diverse proposte, tra le quali ricordiamo: “Rider: contratti tra nuove tutele e problematiche irrisolte”, che avrebbe voluto seguire la strada della contrattazione collettiva (e non più a cottimo) per rider, fattorini e quant’altro.

La più grande perplessità era quella esposta da alcuni rappresentanti di dette categorie, i quali sostenevano che alcuni rider (i più veloci nell’effettuare le consegne) riuscirebbero a percepire, con l’attuale sistema a cottimo, retribuzioni mensili ben oltre quelle previste da una retribuzione oraria.

In secondo luogo, per le imprese e le piattaforme erogatrici di questi servizi, sarebbe insostenibile, in termini di costi, un implemento in blocco di tutte le tutele previste per i lavoratori subordinati.

Decreto riders. Ecco cosa prevede il testo appena votato in senato

Il testo, da poco approvato in senato, prevederebbe un doppio regime alternativo, a seconda del tipo di rapporto instaurato tra le 2 parti:

  • Nel caso in cui il rapporto di lavoro sia di tipo continuativo ed etero organizzato bisogna applicare tutte le tutele previste per un classico contratto di subordinazione;
  • Se invece il rapporto non è continuativo, ma occasionale, com’è ovvio, non vi è alcuna presunzione di subordinazione, ma verranno applicate alcune tutele, quali ad esempio: assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali; retribuzione oraria (non più a cottimo) parametrata a quanto previsto dai CCNL; obbligo di predisporre contratti scritti individuali.