Buongiorno.
Inoltrai una richiesta per il riconoscimento dei benefici pensionistici per aver lavorato 24 anni come conducente bus e macchinista metropolitane di Roma. 
Dopo 24 anni ho cambiato qualifica entrando nel comparto amministrativo, anche per le insorgenti condizioni fisiche aggravate e determinate dalla tipologia dei lavori prestati. 
Dato che ho effettuato per oltre la metà della vita lavorativa tali qualifiche, in ottemperanza a quanto stabilito dalle normative (… Almeno la metà della vita lavorativa o gli ultimi sette anni), mi hanno consigliato di avanzare la richiesta all’INPS che, dopo alcuni mesi mi ha rifiutato quanto da me avanzato. 
Credo incredibile che il diritto di coloro che hanno lavorato per 7 anni nell’ultimo periodo, sia preponderante ed abbia più valenza nei confronti di chi ne ha totalizzati 25.
Ho assistito in TV alcuni responsi da parte di esperti della previdenza che la condizione espressa è “metà della vita lavorativa, OPPURE gli ultimi 7 anni prestati”.
Quindi una condizione non esclude l’ altra. 
Sarebbe opportuno e lecito adire legalmente contro l’Inps
Grazie.

Coloro che hanno svolto attività particolarmente faticose e pesanti ai sensi del decreto legislativo 21 aprile 2011, n.

67 (attività usurante di cui al decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale 19 maggio 1999, addetti alla linea catena, lavoratori notturni, conducenti di veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti al trasporto collettivo) possono accedere ai benefici pensionistici previsti per i lavoratori usuranti.

Per i lavoratori usuranti le possibilità di pensionamento, a patto di aver svolto tali mansioni o per 7 anni negli ultimi 10 anni che precedono la domanda di pensione, o per almeno metà della vita lavorativa, sono:

  • Ape sociale, per la quale sono richiesti almeno 36 anni di contributi e 63 anni di età (misura che può essere agganciata fino al termine del 2019)
  • quota 41, per la quale oltre all’appartenenza ai lavori usuranti è necessario aver versato almeno 41 anni di contributi e di appartenere alla categoria dei lavoratori precoci (aver versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età)
  • pensione a quote per lavoratori usuranti (per la quale può trovare approfondimenti nel seguente articolo: Pensione quota 97,6 nel 2019: confermata l’uscita anticipata per i lavori usuranti).

Probabilmente, quindi, l’INPS non ha respinto la sua domanda per il requisito del lavoro usurante ma forse, e dico forse, non conoscendo quali altri requisiti possiede, perché non in possesso degli altri requisiti richiesti per accedere alla pensione per cui ha fatto domanda (che non ha specificato).

 

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