Buongiorno, la ringrazio in anticipo per la sua cortesia, avrei una domanda da farle,sono stato lavoratore nel settore privato,sono un tecnico di radiologia, per 23 anni, avendo lavorato in una clinica privata e con contributi regolarmente versati,dal 21/06/1995 sino al 20/02/2018 ,adesso dal 23/02/2018 sono stato assunto in un ospedale pubblico,mi sono informato tramite caf per  fare la domanda di ricongiungimento dei contributi,tra pubblico e privato,e mi e’ stato risposto che non c’era necessita’ in quanto,essendo nato il 07/07/1966 ed avendo allo stato attuale 51 anni,non andro’ mai in pensione con l’eta’ lavorativa,ma con l’eta’ anagrafica,io non sono tanto convinto,anche perche’ in futuro ci potrebbe essere una qualche legge per la pubblica amministrazione che dice il contrario o ci potrebbe essere un qualche scivolamento che mi permetterebbe di usufruire dell’ accumulo degli anni lavorativi. Potreste per cortesia informarmi sul da farsi?in attesa di una risposta porgo i mie saluti.

 

La risposta perentoria del Caf non convince neanche me perché, nell’ipotesi, ad esempio della quota 100 (non sappiamo se potrebbe diventare strutturale) con altri 13 anni di contributi che raggiungerebbe a 64 anni di età potrebbe accedere al pensionamento.

E come la quota 100 nel prossimo futuro potrebbero esserci altre forme pensionistiche che permettono il pensionamento anticipato prima rispetto alla pensione anticipata tradizionale.

Ma sono d’accordo con il Caf per quel che riguarda il non fare il ricongiungimento dei contributi in quanto essendo una pratica onerosa andrebbe scelta solo nel momento di reale necessità.

Inoltre, e non so se è a conoscenza della cosa, i contributi del settore pubblico e di quello privato possono dare diritto ad una pensione unica anche attraverso il cumulo gratuito. A questo punto il mio consiglio è, essendo lei ancora molto giovane e distante dalla possibilità di un qualsivoglia tipo di pensionamento, attendere gli sviluppi che nei prossimi anni avrà il sistema previdenziale e prendere una decisione soltanto quando sarà a ridosso di un possibile pensionamento scegliendo la forma di unione dei contributi che sia il meno onerosa e più conveniente, dal punto di vista pensionistico, possibile per lei.

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